Verrà discussa domani e dopodomani dai rappresentanti dei Paesi membri a Bruxelles – durante la riunione del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (PAFF) – la nuova proposta della Commissione europea sul rinnovo per ulteriori 10 anni del glifosato, l’erbicida più utilizzato a livello europeo.
Con una lettera ufficiale, Greenpeace ha chiesto ieri ai ministri Lorenzin, Martina e Galletti di opporsi a questo rinnovo, evidenziando nuovamente i pericoli legati a questo erbicida.
«Chiediamo al Governo italiano di respingere al mittente questa inaccettabile proposta. Al di là dei dubbi sugli impatti sanitari per l’uomo, che comunque permangono, gli effetti avversi del glifosato sull’ambiente sono ormai chiaramente documentati», afferma Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia. «E sarebbe assurdo concedere il via libera a questa sostanza per altri 10 anni, senza aver prima effettuato accurate verifiche su possibili irregolarità nel processo di autorizzazione», continua Ferrario.
La pubblicazione dei cosiddetti “Monsanto Papers” getta infatti un’ombra inquietante sulla correttezza dei processi di autorizzazione di questo erbicida. Greenpeace ritiene necessario avviare un’inchiesta per verificare l’esistenza di eventuali indebite influenze, da parte di Monsanto o di altri produttori del glifosato, sulle valutazioni delle agenzie europee sul legame del glifosato con il cancro negli esseri umani.