“Il 12 luglio del 2017 sara’ sicuramente un giorno che i miei concittadini ricorderanno a lungo”. E’ quanto afferma il sindaco di Rovito, Felice D’Alessandro, in relazione al vasto incendio che ha interessato alcune contrade del suo comune. “E’ stata – prosegue D’Alessandro – un’esperienza allucinante, una giornata da incubo, con trecento persone temporaneamente evacuate, cinquanta abitazioni sgomberate, linee elettriche interrotte, l’intera comunita’ stremata e impaurita. Sembrava, mi ha detto una ragazzina, di assistere ad un film di terrore. Persino l’abitazione della mia famiglia e’ stata raggiunta dalle fiamme e insieme a mio padre e a mio fratello, coadiuvati da alcuni volontari della protezione civile comunale, abbiamo combattuto a lungo per domarle e per evitare il peggio. Per molte famiglie di Bosco, Serra Bosco, Pianette e Cavallo Morto, a cui rinnovo la mia vicinanza affettuosa, e’ stata veramente una giornata infernale. Per fortuna ce l’abbiamo fatta senza registrare danni alle persone.”
“Certo, un pezzo del nostro patrimonio forestale e’ andato in fumo, ma il valore piu’ alto e’ quello della vita. A tal proposito voglio esprimere, anche a nome dei miei concittadini, cordoglio e vicinanza alle famiglie delle due persone, una peraltro di un comune a noi molto vicino (San Pietro in Guarano) che hanno perso la vita nel tentativo di spegnere le fiamme”.
“Non so – conclude il sindaco di Rovito – se questi Incendi siano stati dolosi o colposi. Un fatto e’ certo: se c’e’ stato qualcuno che li ha appiccati, e’ un delinquente e un criminale che deve essere al piu’ presto individuato e perseguito con pene pesantissime”.