“Da giorni la nostra citta’ e’ trasformata in un campo di battaglia. Decine di Incendi ogni giorno stanno bruciando tutto quello che puo’ andare in fiamme. A dispetto di ogni nostro tentativo di prevenzione. Viviamo la frustrazione di non sapere dove i piromani colpiranno, ma con la certezza che lo faranno”. E’ quanto scrive in una lettera appello al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro dell’Interno, al presidente della Regione Campania, al prefetto di Napoli, e al procuratore della Repubblica di Napoli Nord, il sindaco di Giugliano (Napoli), Antonio Poziello.
“Le fiamme hanno colpito case, attivita’ economiche, terreni. Hanno messo a rischio cose e persone. Lasciando cittadini e amministratori sgomenti. Di fronte alla evidente impunita’ per i criminali che stanno mettendo a ferro e a fuoco la città”, aggiunge sempre Poziello. Per il sindaco di Giugliano ora “e’ necessario dichiarare lo Stato di calamita’, ma non bastera’. E’ necessario dispiegare l’Esercito, ma non bastera’. E’ necessario che le Forze dell’Ordine si mettano sulle tracce dei delinquenti che stanno appiccando gli Incendi e dei loro mandanti, ma non bastera’. Oggi qui, nella terra dei fuochi andata in fumo, lo Stato ha perso. Le istituzioni tutte sono sconfitte”.
“Chiediamo la convocazione di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e che sia lo stesso ministro dell’Interno a presiederlo. Chiediamo attenzione e atti concreti e forti. Oggi la credibilita’ dello Stato e’ andata in fumo, e’ necessario per tutte le Istituzioni riguadagnare l’onore e il rispetto perduto”, conclude il sindaco di Giugliano.