“Sta bruciando un intero territorio. Io stesso e il presidente del Consiglio comunale abbiamo rischiato di morire avvolti dalle fiamme che lambivano la macchina su cui viaggiavamo. Qualcuno ci aiuti perché il rischio è che ci scappi il morto”. A lanciare la richiesta d’aiuto è il sindaco di Castelmola (Messina), Orlando Russo, dopo che un vasto incendio da stamani sta devastando circa cinque chilometri di macchia mediterranea e vegetazione.
Una famiglia è già stata evacuata, mentre altre 20 sono minacciate dal rogo divampato in contrada Dammari e rapidamente propagatosi fino a giungere in località Trupiano. “Una donna è finita in ospedale per un principio di intossicazione e un vigile del fuoco è rimasto ferito dopo essere caduto – racconta all’AdnKronos il primo cittadino -. La situazione è drammatica”. Le fiamme hanno distrutto una stalla: cavalli, pecore e cani sono morti bruciati.
“Le fiamme hanno divorato pali della luce e del telefono e anche i tubi dell’acqua: i danni sono incalcolabili” dice Russo. Da stamani il primo cittadino chiede l’invio dei mezzi aerei. “Sono in contatto costante con la Prefettura e la Forestale – ammette -, ma ho ricevuto solo solidarietà a parole. Di mezzi aerei non se ne vedono, mi hanno detto che non ce ne sono disponibili perché brucia mezza Sicilia e sono impegnati altrove. Ormai con il calare del buio non arriveranno, la speranza è che non accada il peggio stanotte“.
Sul posto stanno operando vigili del fuoco e forestali, oltre ai carabinieri. “Ci sono cinque fronti aperti e i danni sono ingenti. E’ necessario che venga dichiarato lo stato di calamità e di emergenza, perché, domate le fiamme, il Comune non potrà da solo far fronte ai danni“.