Londra, incendio della Grenfell Tower: si va verso l’accusa di omicidio colposo

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Secondo la polizia ci sono “motivi sufficienti” per definire la strage della Grenfell Tower di Londra “un omicidio colposo provocato da una o piu’ aziende”. La torre di 24 piani di edilizia popolare, andò in fiamme in poche ore il 14 giugno, per l’uso di un isolante altamente infiammabile, e causò la morte di almeno 86 persone, tra cui 2 italiani.

In particolare l’accusa puo’ essere mossa sia ai consiglieri del ‘Royal Borough of Kensington adn Chelsea’ (l’equivalente dei nostre municipi) che ai membri del ‘Kensington and Chelsea Tenant Management Organisation’ (KCTMO), che gestisce tutte le proprieta’ pubbliche dei due quartieri londinesi.

Cio’ perche’ furono loro ad autorizzare l’uso dei pannelli di alluminio con una schiuma isolate ma altamente infiammabile per restaurare l’edificio. Pannelli ritrovati in quasi tutte le 600 torri di edilizia popolari edificate nel Regno Unito. Il reato di “corporate maunslaughter’ e’ una fattispecie di omicidio colposo prevista da una legge del 2007 che, in Inghilterra e Galles, riguarda i casi in cui un’organizzazione (come appunto un municipio o un ufficio tecnico locale), come una singola persona, puo’ essere considerata colpevole di una condotta che abbia causato la morte di una o piu’ persone. Proprio il caso dell’incendio alla Grenfell Tower.

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