Mentre l’alta pressione sub-tropicale torna ad allungarsi sul Mediterraneo centrale la saccatura, con relativo minimo in quota, che ha interessato la scorsa domenica le nostre regioni meridionali si allontana ulteriormente verso est, spingendosi fino al mar Egeo e alla Turchia occidentale. Nella giornata di oggi l’asse di saccatura, avvicinandosi alle coste della Turchia occidentale e al mar Nero, ha apportato condizioni di forte maltempo nell’area del Bosforo e sulla città di Istanbul, con tanto di nubifragi e alluvione lampo. Il passaggio di un intenso sistema temporalesco a mesoscala, che dal mar di Marmara è risalito verso il settore più occidentale del mar Nero, ha causato veri e propri nubifragi nell’area metropolitana di Istanbul, tanto da provocare una grave alluvione lampo, con interi sobborghi della grande città turca finiti sott’acqua. Molte strade si sono trasformate in fiumi in piena che hanno trascinato via auto e motorini.
Difatti la lenta evoluzione verso levante della saccatura, con il relativo minimo barico in quota, parzialmente bloccata più ad est dal robusto promontorio anticiclonico sub-tropicale che dall’Asia minore si erge fino al sud della Russia, ha reso il sistema frontale semi-stazionario a ridosso delle coste turche occidentali. Inoltre l’irrompere di aria molto più fresca da Nord, sopra lo strato di aria calda e molto umida presente nei bassi strati, ha di conseguenza esasperato il “gradiente termico verticale” (fra l’aria sempre più mite nei bassi strati e l’aria più fredda che scorre alle quote superiori della troposfera), agevolando lo sviluppo di moti convettivi molto forti (correnti ascensionali che dal suolo tendono a propagarsi verso la media e alta troposfera), specialmente nell’area a ridosso del passaggio del fronte freddo.
Questi moti convettivi, scoppiati improvvisamente in prossimità del mar di Marmara, hanno favorito lo sviluppo di un grosso sistema convettivo a mesoscala che dal mar di Marmara, dove si è notevolmente rinvigorito, assorbendo un ingente quantitativo di calore latente, si è diretto verso il mar Nero, attraversando tutto il Bosforo, da sud verso nord, dando a forti rovesci di pioggia, accompagnati da attività elettrica e colpi di vento. Del resto le mappe relative agli indici temporaleschi erano molto chiare, tanto che nella mattinata di oggi si erano raggiunti valori davvero elevati fra l’Egeo, l’ovest della Turchia e il settore più sud-occidentale del mar Nero.
La forte attività convettiva, anche in questo caso, è stata innescata dalle infiltrazioni di aria più fredda, nella media troposfera, legate al minimo relativo sottovento alla saccatura in successiva evoluzione in una “Upper Level Low”. Queste infiltrazioni di aria fredda in quota instabilizzando le masse d’aria su dette regioni favoriscono l’innesco di forti moti ascensionali che andranno a costruire imponenti annuvolamenti cumuliformi (nubi torreggianti a sviluppo verticale) pronti a dare la stura a piogge, rovesci e temporali, localmente anche di moderata o forte intensità.