Un’altra decisione “deludente” da parte dell‘Unesco. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dopo aver appreso della risoluzione votata oggi dai 21 Stati membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco), riuniti a Cracovia, per inserire la Tomba dei Patriarchi di Hebron, in Cisgiordania, tra i siti palestinesi patrimonio dell’umanità in pericolo.
“Questa volta hanno deciso che la Tomba dei Patriarchi a Hebron è un sito palestinese, il che significa non ebraico, considerato in pericolo. Non e’ un sito ebraico?“, ha scritto Netanyahu sul suo profilo Twitter. Il capo dell’esecutivo di Gerusalemme ha chiesto su chi sia sepolto nel sito storico archeologico, ricordando, tra gli altri, Giacobbe, Isacco, Sara. Netanyahu è intervenuto anche sulla questione che la Tomba dei Patriarchi e’ stata considerata un sito in pericolo: “Il sito è in pericolo? In realtà, soltanto nei posti dove Israele e’ presente, come Hebron, vi e’ liberta’ di religione per tutti. Nel Medio Oriente, bombardano moschee, chiese, sinagoghe nei posti dove Israele non e’ presente“.
Infine, il premier israeliano ha ribadito che il suo governo “continuera’ a proteggere il sito, la liberta’ di credo per tutti e continuera’ a proteggere la verita'”. La sessione, definita “tempestosa” dalla stampa israeliana, ha visto 12 paesi votare a favore, tre contrari e sei astenuti in scrutinio segreto. Il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Emmanuel Nahshon, ha scritto su Twitter: “La decisione dell’Unesco su Hebron e la Tomba dei Patriarchi e’ una macchia morale. Questa irrilevante organizzazione promuove una storia falsa. Vergogna Unesco”. In un altro messaggio, il portavoce della diplomazia di Gerusalemme ha aggiunto: “La gloriosa storia del popolo ebraico in Israele e’ iniziata a Hebron. Nessuna bugia dell’Unesco o la falsificazione della storia puo’ cambiare cio’. La verita’ e’ eterna”.
Da parte sua, il ministro degli Esteri dell’Autorita’ nazionale palestinese, Riad al Mulki, ha elogiato l’esito del voto affermando che “viene considerato un successo nella battaglia diplomatica che la Palestina sta combattendo su tutti i fronti”. La Tomba dei Patriarchi e’ considerata il secondo luogo sacro dell’ebraismo in quanto e’ considerata il sepolcro dei Patriarchi di Israele, Abramo, Isacco e Giacobbe. Secondo il racconto biblico, Giacobbe, giunto in punto di morte, fece giurare al figlio Giuseppe di essere portato qui per essere sepolto. Giuseppe, dall’Egitto, lo fece imbalsamare e cosi’ mantenne il suo giuramento.