Una delle conclusioni a cui giunge l’ultima relazione sul fumo passivo elaborata dal Ministero della Salute e curata dal gruppo di lavoro GARD-Italia oltre che dai dirigenti ministeriali Daniela Galeone, Giovanna Laurendi e Lorenzo Spizzichino è che “Tra gli ex fumatori, ovvero coloro che hanno smesso di fumare sigarette di tabacco, una minoranza utilizza la sigaretta elettronica, un uso che, se supporta l’astinenza, potrebbe essere positivo per la salute”. “Si tratta di un passo in avanti significativo nel riconoscimento ufficiale della sigaretta elettronica come strumento di riduzione del rischio” ha affermato Massimiliano Mancini, presidente di Anafe, l’associazione nazionale produttori fumo elettronico aderente a Confindustria. Il Prof. Fabio Beatrice, responsabile del Centro Antifumo dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino sottolinea come “la reale utilità della sigaretta elettronica risiede soprattutto nell’ambito concettuale della riduzione del rischio, poiché certamente i device elettronici, eliminando la combustione, riducono di molto la quantità di sostanze tossiche inalate: il monossido di carbonio viene azzerato e la quantità di sostanze irritanti e cancerogene risulta notevolmente inferiore rispetto alle normali sigarette”.
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Ministero della Salute: le sigarette elettroniche hanno un effetto positivo sugli ex fumatori
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