Una specie di centrale di controllo, che stabilisce la velocità dell’invecchiamento. Gli scienziati dell’Albert Einstein College of Medicine l’hanno scoperta nel cervello: le cellule staminali nell’ipotalamo governano quanto rapidamente il corpo invecchierà. La scoperta, effettuata nei topi, potrebbe portare a nuove strategie per contrastare le malattie legate all’età e prolungare la durata della vita, come riferisce uno studio pubblicato online su ‘Nature’.
L’ipotalamo era già noto per regolare processi importanti tra cui crescita, sviluppo, riproduzione e metabolismo. In un precedente studio, gli stessi ricercatori hanno concluso che l’ipotalamo regola anche l’invecchiamento in tutto il corpo. Ora però hanno individuato in quest’area le particolari cellule che controllano l’invecchiamento: si tratta di una piccola popolazione di staminali neurali adulte, note per essere responsabili della formazione di nuovi neuroni cerebrali.
“La nostra ricerca dimostra che il numero delle cellule staminali neurali dell’ipotalamo declina naturalmente nel corso della vita dell’animale, e questo calo accelera l’invecchiamento“, afferma l’autore senior dello studio Dongsheng Cai, professore di farmacologia molecolare. “Ma abbiamo anche scoperto che gli effetti di questa perdita non sono irreversibili. Ricostituendo queste cellule staminali o le molecole che producono, è possibile rallentare e persino invertire vari aspetti dell’invecchiamento in tutto il corpo“.