Il presidente di Acea Ato2, l’ingegnere Paolo Saccani in un’intervista al Corriere della Sera afferma che per Roma “non c’è nessun rischio siccità” e definisce l’ordinanza della Regione Lazio “un atto illegittimo, abnorme e sostanzialmente inutile rispetto all’obiettivo di tutela del lago”. “Il prelievo da parte di Acea attualmente – spiega Saccani – e’ inferiore ai 1.100 litri al secondo: noi siamo responsabili di un calo del livello delle acque solo di 1,54 millimetri al giorno, il resto, circa 8 millimetri, e’ dovuto all’evaporazione per il caldo e probabilmente anche ai moltissimi prelievi abusivi per pozzi privati. Con questa ordinanza la Regione dice di voler tutelare il lago ma il livello continuera’ a scendere anche dopo avere bloccato le nostre captazioni con in piu’ il risultato di avere lasciato centinaia di migliaia di persone senza acqua”. Secondo il presidente Saccani “non ci sono alternative: o viene ritirata l’ordinanza e continuiamo a prelevare l’acqua da Bracciano, o saremo costretti a partire con la turnazione o abbassamenti di pressione che riguarderanno circa 1.500.000 di romani. Se l’ordinanza resta al momento non possiamo fare altro che eseguirla, ma ci opporremo in tutte le sedi possibili per annullare questo atto”. “Lo stop fissato dall’ordinanza – aggiunge – e’ alla mezzanotte di venerdi’, poi avremo per due giorni i serbatoi ancora pieni. Il peggio tuttavia sara’ dalla fine di agosto al rientro dalle ferie”.
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Roma, il presidente di Acea Ato2: non c’è nessun rischio siccità
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