Salute: in 3 anni oltre 10 mila ecocardiogrammi nel CardioVan

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Oltre 10 mila persone coinvolte, delle quali il 52% uomini e il 48 % donne; 28 città raggiunte in Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna negli ultimi 3 anni. Sono alcuni dei dati della prima iniziativa ‘non-stop’ di prevenzione e diagnosi delle malattie cardiovascolari in Europa, promossa da Cardioteam Foundation Onlus. Dal 2014 ad oggi, il CardioVan della Fondazione ha coinvolto nella sua campagna oltre 30 mila persone, salvando grazie agli screening ‘on the road’ ben 400 soggetti che si sono sottoposti a ecocardiogramma, ai quali è stato diagnosticato un aneurisma dell’aorta ascendente o una malattia valvolare seria misconosciuta. Lo screening itinerante si è rivolto a tutti i cittadini di età compresa fra i 55 ed i 75 anni, la fascia di età a maggior rischio.
“Dopo i 55 anni ictus e infarto sono minacce difficili da individuare e possono essere prevenute solo con una corretta informazione e prevenzione, a partire da uno stile di vita sano. Basti pensare che in Italia 300 mila persone (dati Istat 2016) sono affette da forme di aneurisma. L’aneurisma dell’aorta è una malattia maligna se non curata: infatti è asintomatico e si manifesta nel 90% dei casi con la rottura, quasi sempre fatale – spiega Marco Diena, cardiochirurgo e presidente della Cardioteam Foundation Onlus – Anche per questo negli ultimi anni le richieste alla nostra fondazione di esami diagnostici gratuiti per aneurisma e malattie cardiovascolari si sono decuplicate”.
Nel 42,2% dei soggetti che hanno partecipato allo screening dell’aorta è stato rilevato un indice di massa corporea (Bmi) superiore a 25, corrispondente a sovrappeso. E ancora: il 10,2% delle persone monitorate era caratterizzato da un Bmi superiore a 30, collocandosi nella fascia dell’obesità. “Un dato inedito emerge dal nostro studio: sovrappeso e obesità sono importanti fattori di rischio per lo sviluppo degli aneurismi dell’aorta che aumentano in modo significativo in questi gruppi di persone”, osserva Diena.
Nel 30,5% dei soggetti è stata rilevata ipertensione arteriosa, ovvero una pressione del sangue nelle arterie pari o superiore ai 140/90 mmHg, fattore di rischio per ictus, infarto del miocardio, insufficienza cardiaca e aneurismi aortici. Anche un’ipertensione moderata è associata a una riduzione dell’aspettativa di vita. “Ridurre il proprio peso anche solo del 10% può aiutare a normalizzare la pressione arteriosa. Ecco perché uno stile di vita sano, in grado di abbinare una dieta a ridotto contenuto di grassi, sodio, zuccheri e alimenti raffinati, con movimento e corretta idratazione risulta fondamentale per tenere sempre sotto controllo la pressione arteriosa”, ricorda il presidente della Cardioteam Foundation.
In base ai dati raccolti, infine, fra i fattori di rischio presenti nel campione considerato figurano anche la dislipidemia (23,6%), la familiarità per infarto (15,1%), il fumo (11,9%), e infine, diabete e familiarità per aneurismi dell’aorta, rilevati entrambi nel 3,8% dei soggetti. “L’aneurisma dell’aorta ascendente è una dilatazione che può diventare pericolosa per la nostra vita. Colpisce circa 300 mila persone nel nostro paese ed in particolare la fascia di età tra i 55 ed i 75 anni, con una prevalenza degli uomini sulle donne con un rapporto di 3 a 1. In Italia l’incidenza annua è di 3 casi ogni 100 mila abitanti, per un totale di circa 1.800 nuovi casi all’anno”, conclude il cardiochirurgo.

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