Salute: allarme a Bologna per un caso importato di chikungunya, attivate le misure di profilassi

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Un caso importato di chikungunya a Bologna è stato riscontrato su una persona rientrata da zone tropicali, che ha contratto la malattia, trasmessa da una puntura di zanzara infetta. Al ritorno in Italia ha presentato i tipici sintomi: febbre alta e dolori muscolari. E’ quanto riferito dal Comune di Bologna in una nota, dove si spiega come siano state immediatamente attivate le misure di profilassi, come previsto dallo specifico protocollo regionale: è in corso la disinfestazione nell’area circostante l’abitazione della persona ammalata e gli interessati sono stati istruiti sulle principali misure di protezione dalle punture di zanzara per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari, nonché la diffusione del virus.

La zona di trattamento è circoscritta tra le vie del Pratello, Pietralata e Sant’Isaia e si chiede a tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di aree aperte o abitazioni in queste aree, di permettere l’accesso degli addetti alla disinfestazione per effettuare i trattamenti larvicidi, adulticidi e la rimozione dei focolai larvali presenti in area cortiliva privata, oltre che di chiudere le finestre durante le ore notturne, in quanto verranno eseguiti interventi di disinfestazione in aree stradali, a partire da questa notte fino all’alba del 4 agosto.

Tali situazioni di criticità non possono che confermare la particolare attenzione del Comune sul tema della lotta alla zanzara tigre: i trattamenti periodici di prevenzione al fine di evitare il proliferare della zanzara sono obbligatori per tutti i proprietari o conduttori di aree e terreni ai sensi del vigente Regolamento Comunale di Igiene nel periodo aprile-ottobre e, nel caso di aree pubbliche (parchi, strade, edifici di proprietà, ecc..) sono eseguiti a cura dell’amministrazione comunale. E’ indispensabile che i soggetti privati provvedano a trattare con specifici prodotti larvicidi i pozzetti e i tombini di raccolta delle acque piovane, eliminino l’acqua dai sottovasi e non vengano lasciati secchi o contenitori con l’apertura rivolta verso l’alto, evitando in questo modo il ristagni idrici che possono essere oggetto di sviluppo larvale della zanzara tigre.

Ulteriori informazioni, sia in riferimento all’attività di disinfestazione sia riguardo agli obblighi richiamati nella specifica ordinanza, possono essere reperite nel sito: www.comune.bologna.it/zanzara

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