Terremoto: buone le pratiche dell’Aquila per la ricostruzione in Umbria

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Il Sistema informatico territoriale (Sit) per la ricostruzione post sismica del Comune dell’Aquila e il Piano attuativo sviluppato sulla frazione di San Gregorio in seguito al terremoto del 2009, sono state individuate come buone prassi da replicare nella ricostruzione dei territori colpiti dai terremoti del 2016 e 2017 che hanno colpito il centro Italia. Lo rende noto con un comunicato l’Ordine degli Architetti della provincia dell’Aquila. Il dato e’ emerso nel corso delle visite del Laboratorio per la ricostruzione coordinato dall’architetto Stefano Boeri, che si sono svolte a Norcia (Perugia) venerdi’ scorso ed a Spoleto (Perugia) ieri.

Il programma di incontri e sopralluoghi – spiegano – è partito dall’Aquila lo scorso 5 giugno, che ha toccato poi Amatrice e Arquata del Tronto. Il 20 giugno scorso Boeri e’ stato incaricato dal commissario straordinario, Vasco Errani, di coordinare le attività di pianificazione urbanistica nel nuovo scenario sismico del centro Italia. Del gruppo fanno parte anche gli architetti dell’ordine professionale della Provincia dell’Aquila, unitamente ai colleghi delle province di Teramo, Rieti, Ascoli, Fermo, Macerata, Perugia e Terni, del coordinamento nato dopo il sisma del 24 agosto 2016, e scelto poi da Boeri come organo di suo stretto supporto.

“Riteniamo estremamente significativo – spiega Sandro Annibali, presidente della Federazione architetti di Abruzzo e Molise, consigliere dell’ordine dell’Aquila – che siano state proposte come esperienze di buona prassi, da studiare e replicare in vista del nuovo processo di ricostruzione, il Sistema informatico territoriale sviluppato a L’Aquila in grado di restituire una grande quantita’ di informazioni aggiornate sul patrimonio edilizio ed anche il Piano attuativo sviluppato sulla frazione di San Gregorio e predisposto in forma partecipata con la popolazione, esperienza questa di grande interesse per Boeri, perche’ la frazione sara’ ricostruita mantenendo l’identita’ dei luoghi, e nello stesso tempo procedendo ad un’importante riqualificazione urbana. Hanno suscitato infine molto interesse le attivita’ amministrative sviluppate in ambito di definizione degli aggregati edilizi”.

Sono intervenuti a Norcia e Spoleto, oltre ad Annibali, Chiara Santoro, dirigente comunale del settore pianificazione e Giuseppe Tempesta, dell’ordine architetti, che hanno riportato le esperienze successive al sisma dell’aprile 2009. “Riteniamo estremamente significativo – spiega Annibali – che siano state proposte come esperienze di buona prassi, da studiare e replicare in vista del nuovo processo di ricostruzione, il Sistema informatico territoriale sviluppato a L’Aquila in grado di restituire una grande quantita’ di informazioni aggiornate sul patrimonio edilizio. Ed anche il Piano attuativo sviluppato sulla frazione di San Gregorio e predisposto in forma partecipata con la popolazione, esperienza questa di grande interesse per Boeri, perche’ la frazione sara’ ricostruita mantenendo l’identita’ dei luoghi, e nello stesso tempo procedendo ad un’importante riqualificazione urbana. Hanno suscitato infine molto interesse le attivita’ amministrative sviluppate in ambito di definizione degli aggregati edilizi”.

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