Inquinamento ambientale: questa l’ipotesi seguita dai pubblici ministeri della procura di Torino che, in seguito a un esposto, hanno avviato un’inchiesta sulla salubrita’ dell’aria nel capoluogo piemontese. Si tratta, come spiegano, di un nuovo reato (che prevede condanne dai due ai sei anni di reclusione) inserito nel codice nel 2015. Non ci sono indagati. Con l’esposto, depositato ad aprile, si chiedono di accertare eventuali responsabilita’ della Regione e del Comune: la tesi e’ che i provvedimenti per combattere il fenomeno (nel caso della Citta’ viene citata una delibera del 13 dicembre 2016 e una successiva del 2017) non sono sufficienti. La denuncia, lunga e dettagliata, e’ di un torinese esperto in valutazioni di impatto ambientale: nel testo si fa presente che “la Citta’ di Torino si trova da almeno dieci anni in una situazione di illegalita’ per quanto riguarda le concentrazioni in atmosfera del Pm10”, e che secondo i dati divulgati dall’Arpa “gli effetti dell’inquinamento provocano 900 morti all’anno e riducono la speranza di vita dei cittadini di 22,4 mesi”.