Tumori, vaccini personalizzati: sfida di “Alleanza Contro il Cancro” in Italia

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Nuovi sviluppi dell’immunoterapia oncologica verso vaccini personalizzati. Una sfida, raccolta anche da Alleanza Contro il Cancro, che promette una nuova gestione dei tumori, come testimoniano i dati pubblicati dalla rivista Nature sull’utilizzo di tecnologie alternative o aggiuntive agli inibitori dei checkpoint, tramite un approccio terapeutico vaccinale personalizzato e mirato contro i neoantigeni specifici di ogni neoplasia. Un percorso che consente di bersagliare più potentemente e specificamente il tumore, con una diminuzione significativa degli effetti. Alleanza Contro il Cancro partecipa a questa grande sfida con il Working Group ‘Immunoterapia’ in cui una quarantina tra i migliori ricercatori e clinici che lavorano in Italia (sui 200 che complessivamente popolano i WG di Acc) perseguono un duplice obiettivo: sviluppare metodiche diagnostiche innovative che permettano di identificare in anticipo i pazienti che beneficeranno dall’immunoterapia e concepire nuovi protocolli, anche di tipo vaccinale, per i pazienti in cui invece l’immunoterapia attualmente non riesce a distruggere i tumori e trasferirli in sperimentazioni cliniche. “Risultati straordinari – commenta Gennaro Ciliberto, direttore scientifico dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, tra i soci fondatori di Alleanza Contro il Cancro – che, oltre ad evidenziare lo sviluppo di potenti risposte immunitarie contro i neoantigeni, hanno dimostrato come molti pazienti abbiano avuto riduzioni delle masse tumorali, prolungamento della sopravvivenza e miglioramento della risposta alla somministrazione successiva di inibitori dei checkpoint. Esiti che, se confermati su più larga scala, innescheranno una rivoluzione positiva nella lotta contro i tumori“. “La rete di Acc – aggiunge Ciliberto – dispone, attraverso investimenti in conto capitale del ministero della Salute, di tecnologie sofisticate di sequenziamento del Dna e di competenze bioinformatiche che permetteranno in tempi rapidi il sequenziamento dei tumori mediante tecnologie NGS e la veloce identificazione dei neoantigeni tumorali, ponendosi come primo player per lo sviluppo di vaccini antitumorali personalizzati“.

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