In Yemen è in corso la peggiore epidemia di colera al mondo. A lanciare l’allarme è l’Unicef, che snocciola le cifre: ogni giorno, circa 5 mila persone vengono colpite da diarrea acuta acquosa, quasi il 50% sono bambini e ragazzi; ogni minuto un bimbo è colpito da diarrea acuta acquosa. Un quarto delle morti da colera riguarda bambini. In un paese in cui oltre 2 milioni di minori soffrono già di malnutrizione acuta e quasi mezzo milione di malnutrizione acuta grave, “questa epidemia di colera non poteva scoppiare nel momento peggiore“, sottolinea l’Unicef, impegnata a contrastare la diffusione della malattia. La scorsa settimana – prosegue la nota – sono arrivati in Yemen due voli cargo con aiuti Unicef, come 750.000 bustine di sali per la reidratazione orale (sufficienti per curare 100.000 persone) e 1,2 milioni di compresse di cloro per la depurazione dell’acqua. Dall’inizio dell’epidemia, due mesi fa, l’organizzazione delle Nazioni unite ha raggiunto 150.000 persone distribuendo oltre 600.000 bustine di sali per la reidratazione orale e 20.000 fluidi per terapie endovenose da utilizzare nei centri e nelle case. Con il meccanismo di risposta rapida sono stati attivati 45 centri per il trattamento della reidratazione e della diarrea ad Al Hudaydah, Lahj e Aden. Un milione di persone è stato raggiunto da messaggi di sensibilizzazione. Oltre 500 volontari sono stati formati per depurare l’acqua nei pozzi privati, nei serbatoi d’acqua e nelle cisterne, coprendo sia pozzi pubblici che private di falde acquifere per circa mezzo milione di persone.