Arriva dal Vesuvio in anteprima nazionale il “pane marino”, fatto con farina, lievito e acqua di mare depurata.
Una ricetta classica che richiama la tradizione, ma che viene rivisitata in chiave moderna.
Il pane marino è ideale non solo per chi segue un regime alimentare dietetico ricco di cibi poveri di sodio, ma è un alimento che rispetta anche l’ambiente, in quanto utilizza solo acqua del mare ì, evitando di sprecare quantità in eccesso di acqua potabile, specie in questi periodi altamente siccitosi.
Il nuovo prodotto ì, nato tra i panificatori associati di Unipan, Termomar e Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha debuttato a San Sebastiano al Vesuvio, sede regionale dell’Unipan.
«E’ un prodotto che dovrebbe essere venduto nelle farmacie – ha detto Domenico Filosa, presidente campano dell’Unipan – per le sue doti salutari, per gli ipertesi per esempio. Inoltre, una buona alternativa all’utilizzo e, spesso, spreco dell’acqua potabile per combattere la siccità. Abbiamo avuto già numerose richieste da tutta Italia, per le sue qualità questo prodotto è destinato a diventare un’eccellenza del made in Italy».
«L’acqua marina, prima di essere imbottigliata – ha detto Giancarlo Gherardelli di Steralmar – subisce processi di decantazione, filtrazione, depurazione e sterilizzazione con raggi Uv per eliminare microrganismi anche patogeni e garantisce l’apporto di sali minerali come magnesio, calcio, potassio, fluoro e iodio. Inoltre, l’utilizzo di questa acqua per il pane garantisce l’utilizzo di solo 1,3% di sale per chilo di farina, come previsto dal Ministero, rispetto al 2,5% di cui si fa uso generalmente ».
Insomma salutare, buono e anche economico: 2 euro al chilo il prezzo; un prodotto assolutamente da provare.