Reca la firma di un ricercatore italiano, Simone D’amico, docente di Aeronautica e Astronautica alla Stanford University e direttore dello Space Rendezvous Lab (Slab), un ambiziosissimo progetto che, se dovesse andare in porto, potrebbe portare all’individuazione di pianeti dalle caratteristiche simili a quelle della Terra, potenziali candidati ad ospitare forme di vita. D’amico, insieme alla sua equipe, sta difatti vagliando la possibilità di inviare in orbita attorno alla terra dei satelliti in grado di creare delle eclissi artificiali che permettano di osservare pianeti altrimenti invisibili perché coperti dalla luce della propria stella madre.
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Astronomia: dall’Italia un’idea innovativa per trovare gli esopianeti grazie a una grande eclissi artificiale
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