Succede a Londra. Bambina “bianca e cristiana“-scrive il Times- viene affidata a una famiglia di religione musulmana la quale impone alla minore di togliere il crocifisso dal collo, di imparare la lingua araba e di non mangiare più il suo piatto preferito, gli spaghetti alla carbonara, per via della pancetta di suino.
Sembra che il Times abbia avuto accesso ad alcuni documenti riservati del municipio di Tower Hamlets; nei testi viene descritto da parte di un responsabile dei servizi sociali, il grave disagio vissuto dalla bambina e il difficile processo di integrazione nella nuova famiglia.
Molto scetticismo però si dirama nel mondo islamico riguardo la veridicità della vicenda.
“Non sappiamo quanto sia vera la notizia, che presenta una serie di contraddizioni. Ma se fosse vera, com’è possibile che una famiglia così accetti di prendere in affido una minore che non ha origini islamiche? Ma soprattutto: i giudici non dovrebbero prima fare i dovuti accertamenti sulla famiglia a cui viene affidato un minore?”.
Perplesso il presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia Izzeddin Elzir, che continua: “Ho molti dubbi su quanto riportato dalla stampa inglese”Detto ciò, il fanatismo è da condannare, in qualsiasi religione si registri. La libertà di culto è la prima cosa che va professata. Se fosse vero il caso di Londra, prima di tutto dovrebbe venire il rispetto della religione stessa. E in questo caso non c’è stato”.