Non accenna a placarsi l’emergenza incendi, soprattutto al centro sud dove sono ore di fuoco con temperature elevatissime su molte Regioni. Abbiamo, infatti, picchi di caldo estremo in Sardegna con +40°C a Sanluri, +39°C a Guspini, Vallermosa, Asuni, San Vito e San Gavino, +38°C a Carbonia, Barumini e Sestu; in Sicilia con +38°C a Caltanissetta, Mazara del Vallo, Sciacca, Caltagirone, Aragona, Francofonte e Mineo, +37°C a Castelvetrano, Lentini, Paternò, Ramacca, Agira e Riesi, +36°C a Siracusa, Trapani, Agrigento, Licata, Noto, Salemi, Marsala, Bronte, Gela e Comiso; nel Lazio con +38°C a Frosinone, Villa San Giovanni in Tuscia e Guidonia, +37°C a Roma, Viterbo, Tivoli, Morlupo, Anguillara Sabazia, Tarquinia, Ferentino e Isola del Liri; in Toscana con +37°C a Grosseto, +36°C a Firenze e Siena e +35°C ad Arezzo; in Puglia con +37°C a Taranto e Foggia, +36°C a Grottaglie, Cerignola, Tuglie e Taurisano, +35°C a Lecce; in Basilicata con +37°C a Montescaglioso, Marconia e Pisticci, +36°C a Matera.
Nelle altre Regioni, abbiamo +37°C a Benevento, Orvieto e Rende, +36°C a Perugia, Matera e L’Aquila, +35°C a Cosenza, Soverato, Castrovillari, Campobasso e Avezzano.
Per quanto riguarda gli incendi, situazione piu’ critica e’ al momento quella della parte alta della provincia di Rieti: sul Monte Giano, ad Antrodoco, le fiamme stanno bruciando la parete ovest ormai da quasi una settimana, distruggendo anche la storica scritta “Dux”. Su ordinanza del sindaco del paese reatino, Alberto Guerrieri, e’ stata disposta l’evacuazione di cinque abitazioni in localita’ Rapelle, lungo la Salaria, dove il traffico procede in senso alternato. Anche a Poggio Bustone un vasto rogo si e’ propagato fino a portarsi a ridosso delle abitazioni mentre le fiamme che interessano l’area di Monte Prato, a Cittareale, si sono propagate fino al versante amatriciano, avvicinandosi al territorio del Comune distrutto dal terremoto del 24 agosto 2016 e mettendo a rischio le frazioni di Aleggia e Forcelle. “Solo l’intervento aereo puo’ scongiurare danni maggiori”, ha detto il sindaco di Cittareale, Francesco Nelli, “occorrono altre tre Canadair”. Anche in Calabria e’ proseguito per tutta la notte il lavoro degli operatori impegnati nello spegnimento di numerosi focolai: la Protezione civile regionale stamattina ne segnalava 46. Il fronte del fuoco attraversa tutta la regione, investendo le province di Cosenza – dove la situazione appare piu’ complessa – Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio. “E’ una vera guerriglia, quella che stiamo subendo – dice Mario Bria, sindaco di Rose, dove si e’ reso necessario evacuare una clinica per lungodegenti – e abbiamo bisogno di mezzi straordinari da parte del governo. E’ una guerra e lo Stato sta dimostrando di non saper rispondere”.
In Campania, l’incendio che dalle 15 di ieri interessa il campo rom del quartiere Scampia “e’ di evidente origine dolosa”, ha denunciato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sottolineando che si tratta di un fatto “di una gravita’ inaudita. L’area interessata e’ vastissima e anche l’autoparco della nostra azienda di igiene urbana, Asia, ha subito danni enormi, con circa una ventina di automezzi distrutti. E’ assolutamente necessario individuare i responsabili di questa azione criminale che ha prodotto danni ambientali e materiali devastanti e che poteva attentare alla vita anche di bambini”. Nel campo rom abitavano circa 700 persone che si sono allontanate autonomamente. Complessivamente, conferma il Dipartimento della Protezione civile, le richieste di intervento gia’ arrivate al Centro operativo aereo unificato sono venticinque: 6 dalla Campania e dal Lazio, 4 dall’Abruzzo, 3 dalla Calabria, 3 dalla Sicilia, 2 dalla Basilicata e una dal Molise. A Ciampino sono atterrati due Canadair e un terzo mezzo di supporto del modulo aereo antincendio boschivo della Francia, attivati da Bruxelles su richiesta del governo italiano nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile. “E il terzo sostegno” di questo tipo ricevuto dall’Italia quest’estate, ha ricordato la Commissione Ue, annunciando di sostenere il nostro Paese anche fornendo immagini satellitari grazie al sistema Copernicus: “siamo pronti a fornire ulteriore assistenza se necessario”. “Con oltre 120mila ettari andati a fuoco nel 2017 in Italia – ricorda la Coldiretti – gli Incendi sono praticamente triplicati rispetto alla media dei 10 anni precedenti spinti dalla siccita’, dall’incuria e dall’abbandono dei boschi divenuti facile preda dei piromani”. Risultato: ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo e un costo per la collettivita’ stimabile in circa 10 mila euro l’ettaro percorso dalle fiamme.