Clima: concluso con successo il refitting della piattaforma Acqua Alta

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Si è conclusa stamani la parte fondamentale delle operazioni di refitting della piattaforma oceanografica Acqua Alta dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr) di Venezia. La piattaforma è nata nel 1970 ed è stata sottoposta a una complessa operazione di consolidamento della parte sommersa e di sostituzione dei moduli, che ha consentito l’adeguamento degli alloggi e degli spazi interni e un innalzamento di circa 2 metri s.l.m. che permetterà di migliorare le osservazioni e di aumentare la sicurezza rispetto a eventi marini estremi. Il refit ha avuto un costo complessivo di circa un milione di euro.

“La piattaforma era stata smontata nelle scorse settimane e in giornata odierna è stata eseguito il riposizionamento: dopo le operazioni di saldatura, quindi, la struttura potrà riprendere pienamente le attività – spiega il direttore dell’Ismar-Cnr Mauro Sclavo -. Durante questa pausa Ismar-Cnr ha posizionato una boa che assicura la continuità delle misure fisiche e oceanografiche eseguite.”

“Acqua Alta è infatti a tutti gli effetti una stazione scientifica che consente di rilevare parametri essenziali per l’osservazione ecologico-ambientale dell’Alto Adriatico, quali quelli atmosferici (temperatura, pressione, umidità, vento, piovosità a livello atmosferico), marini (temperatura, salinità, torbidità, ossigeno, pH a livello di marea, altezza, direzione e periodo delle onde e intensità e direzione della corrente a vari livelli) e biologici (popolamenti ittici, di plancton, meduse e mucillagini)”. 

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