Dal prossimo primo settembre sarà vietato per i cittadini statunitensi di recarsi in Corea del Nord e quelli che si trovano già lì dovrebbero andarsene prima di quella data. Lo ha reso noto il dipartimento di Stato americano, secondo cui i connazionali che volessero recarsi nel ‘regno eremita’ dovranno ottenere una “convalida speciale del passaporto” che sarà concessa in circostanze “molto limitate“.
Le restrizioni ai viaggi sono dovute “al serio e crescente rischio di arresto e di lunga detenzione dei cittadini americani” in Corea del Nord, che negli ultimi mesi ha intensificato le sue provocazioni alla comunità internazionali con i test nucleari e missilistici. La decisione è collegata alla morte, a giugno, di uno studente americano Otto Warmbier, arrestato nel marzo del 2016 e condannato a 15 anni di detenzione in un campo di lavoro per aver rubato da un albergo un poster di propaganda. Rilasciato dalle autorità nordcoreane due mesi fa in stato comatoso e rientrato in patria, il ragazzo era morto qualche giorno dopo.
Le autorità di Pyongyang sostengono che Warmbier sia entrato in coma dopo aver assunto un sonnifero e a causa del botulismo, ma i medici americani hanno smentito questa versione, non avendo trovato alcuna traccia di questa malattia.