“Non c’e’ una soluzione militare alla crisi nordcoreana”. Così Stephen Bannon sembra sconfessare la linea finora seguita da Donald Trump che nelle ultime settimane ha ripetutamente minacciato di rispondere con “furia e fuoco” alle minacce di Pyongyang.
“Fino a quando qualcuno non risolve la parte dell’equazione che mi mostra come 10 milioni di persone non muoiono nei primi 30 minuti a Seul, non so di che cosa stiamo parlando, non ci sono soluzioni militari, ci hanno bloccati”, ha dichiarato il controverso stratega della Casa Bianca in un’intervista a The American Prospect, rivista di orientamento liberal.
Secondo Bannon, la questione vera è la “guerra economica” con la Cina, mentre lo scontro con la Corea del Nord è “una questione secondaria”. “Siamo in guerra economica con la Cina – ha detto l’ex direttore del sito di estrema destra Breitbart, principale ispiratore del nazionalismo economico di Trump – lo scrivono dappertutto, non lo nascondono. Uno dei nostri due Paesi sarà egemone nei prossimi 25-30 anni e saranno loro se non entriamo in questo scontro”.