L’eclissi o eclisse, il cui termine deriva dal greco ek ( preposizione che significa “da”) e leipen (che signifca “allontanarsi”;”nascondersi”, “rendersi invisibile”), è un fenomeno che da sempre affascina chi lo osserva.
Durante un’eclissi lunare, in particolare, la Terra si interpone tra Sole e Luna, impedendo ai raggi solari di sfiorarla. L’eclissi lunare può essere di varie tipologie. Quella penombrale si verifica quando la Luna transita nel cono di penombra della Terra, quindi al di fuori del cono d’ombra.
In questo caso la Luna, vista dalla Terra, potrebbe apparire semplicemente più scura in alcune zone); parziale (si verifica quando una parte della Luna entra nel cono d’ombra della Terra e viene oscurata poiché non ricevere i raggi del Sole). Poi c’è l’eclissi totale (la Luna entra nel cono d’ombra della Terra, venendo completamente oscurata), orizzontale ( è piuttosto rara ed avviene quando, nonostante l’eclissi lunare, è possibile, in alcune aree del mondo, vedere in contemporanea sia il Sole che la Luna).
Nell’eclissi solare, la Luna si posiziona tra Sole e Terra, oscurandola parzialmente o totalmente. Anche l’eclissi solare presenta varie tipologie: totale (la Luna si trova in posizione ravvicinata alla Terra e ricopre interamente il Sole, oscurandolo); parziale (la Luna non riesce a coprire interamente il Sole ma solo parte di esso); anulare (la Luna si trova alla massima distanza dalla Terra e il suo diametro più ridotto si posiziona davanti al Sole, oscurandone solo la parte centrale); ibrida (fenomeno molto raro che consiste in una combinazione tra eclissi totale e anulare).
Le eclissi sono considerate fenomeni straordinari da tutti i popoli della Terra che hanno associato ad esse numerosi miti e leggende, alcune sopravvissute sino ad oggi per il loro suggestivo fascino. Nell’Antica Cina si narra che un drago, durante un’eclissi solare, divori avidamente l’astro e che l’unico modo per tenerlo lontano e veder splendere di nuovo il Sole sia suonare tamburi con particolari accordi. Nel 2134 a.C. però, due astronomi si dimenticarono di avvertire l’imperatore cinese del fenomeno ed i tamburi non suonarono. Il Sole tornò ugualmente a splendere ma non per i due poveri astronomi, cui venne mozzata la testa. In Vietnam si pensava, invece, che una rana gigante stesse divorando il sole. Le eclissi ammaliano milioni di persone in tutto il mondo eppure, in passato, davano origine a paure ed incubi, tanto da essere ritenute un evento nefasto, nonché di malaugurio dagli indovini e dagli astrologi, temute da imperatori, uomini d’arme e gente comune.
Una favola vichinga narra che il dio del Sole, Sol, venisse continuamente inseguito dal lupo Skoll e che quando l’animale riusciva a catturarlo, avveniva un’eclissi solare. La gente, durante il fenomeno, sbatteva insieme padelle e pentole, facendo un gran rumore per spaventare il lupo e far ritornare il sole. La stessa cosa accadeva con l’eclissi lunare ma in quel caso il lupo divoratore di Luna, Mani, era Hati. Per i Persiani l’eclissi rappresentava una punizione divina nei confronti degli uomini. Essi pensavano che tutte le volte che qualcuno commetteva o stava per commettere gesta malvage (es. tradimenti, infanticidi ecc), gli Dei chiudessero in una specie di tubo la Luna o il Sole, lasciando gli umani nel buio più completo, soli in compagnia di incubi e rimorsi. Nel Medioevo i contadini erano convinti, invece, che le eclissi fossero causate da parole magiche pronunciate dalle streghe, che avevano il potere di ipnotizzare la Luna, obbligandola ad avvicinarsi alla Terra per deporre una sorta di rugiada schiumosa sulle erbe che poi sarebbero servite alle fattucchiere per compiere ogni sorta di sortilegio.
Il Sole, dal suo canto, avvicinandosi alla Terra, avrebbe bruciato piante e coltivazioni, facendo addirittura diventar matti gli uomini. Per impedire che la Luna e il Sole udissero le stregonesche parole, all’inizio delle eclissi, gli abitanti dei villaggi si mettevano a correre sui campi, facendo un fracasso infernale, agitando campanacci da mucche, martellando lastre di rame e bronzo, percuotendo incudini e urlando come pazzi. Nella mitologia coreana un re ordinava ai cani di fuoco di rubare l’ardente Sole o la gelida Luna. Gli animali li inseguono invano ma a volte li mordono… ecco spiegate le eclissi. La mitologia induista narra, invece, del denome Rahu che si travestì da dio per rubare un sorso di un elisir che gli avrebbe dato l’immortalità, ma il Sole e la Luna lo videro e avvisarono il dio Vishnu che tagliò la testa del demone un attimo prima che l’elisir gli passasse nella gola. Da allora si dice che solo la testa di Rahu sia diventata immortale e che continui ad inseguire il Sole e la Luna nel cielo per vendicarsi. Ogni tanto riesce a raggiungerli, divorandoli… così, per questo mito, avviene l’eclissi. Ma siccome Rahu non ha gola, il Sole e la Luna ricadono giù dal fondo della testa.
Per il popolo dei Batammaliba, in Togo e in Benin, durante l’eclissi Sole e Lunaa litigano e la gente li incoraggia a far pace. Per loro l’eclissi è un momento per tornare a parlarsi e lasciarsi alle spalle litigi e rancori… una credenza, questa, sopravvissuta sino ad oggi. Per i Navajo l’ordine cosmico dell’Universo si basa sulla tenuta dell’equilibrio. Le eclissi rientrano nell’equilibrio naturale. Quando accadono, ci si ferma per riconoscere che si tratta di eventi particolari e riflettere sull’ordine del Cosmo. Molti sono i riferimenti storiografici e letterari che hanno per protagoniste le eclissi, dall’Antico Testamento al poeta greco Archiloco, sino ad Omero nell’Odissea. Il ritorno ad Itaca di Ulisse è preceduto proprio dall’oscuramento del Sole. In questo caso la sventura portata dall’eclissi si abbatte sui Proci. Non manca il folklore. In molte culture si dice che le eclissi facciano male alle donne in gravidanza. In India, ad esempio, si pensa che i bimbi nati durante esse, possono presentare voglie, labbra leporino o persino rimanere ciechi. Sempre in india non si mangia durante un’eclissi soalre e si getta qualsiasi cibo ancora non comsumato, ritenendolo velenoso o impuro.
La più famosa eclissi solare dei tempi classici è quella verificatasi nel mezzo della battaglia tra Persia e Libia. I due eserciti stavano combattendo quando si verificò un’eclissi di Sole e il giorno si fece notte… eclissi predetta da Talete, risalente al 28 maggio del 584 a.C. Secondo lo storico greco Erodoto, entrambe le parti guardarono all’eclissi come ad un presagio e immediatamente, dopo 6 anni di guerra, cessarono di combattere. Si dice che l’imperatore Luigi di Baviera, figlio di Carlo Magno e capo di un grande impero, il 5 maggio dell’840 a.C. morì di spavento durante i 5 minuti di totalità dell’eclisse di cui fu testimone. La lotta per la successione al trono tra i suoi tre figli si concluse 3 anni dopo con lo storico trattato di Verdun e l’impero venne diviso in tre regioni, le attuali Francia, Germania e Italia.
Si narra anche che Cristoro Colombo, nel 1503, durante il suo quarto viaggio alla volta dell’America, si arenò sulle coste della Giamaica, nella baia di Santa Gloriaa poiché le sue navi erano danneggiate. L’equipaggio rimase a corto di provviste ma le popolazioni locali rifiutarono di fornigli cibo, in cambio di gioielli. Allora Colombo, per ingannarli, avendo a bordo una copia di uno dei libri di Regionomontano, contenente predizioni di eclissi lunari, una delle quali prevista per il 29 febbraio 1504, la sera in cui si sarebbe verificata, organizzò un incontro con i capi delle popolazioni indigene e disse loro che Dio era rimasto molto offeso e avrebbe fatto sparire la luna.L’eclissi si verificò. Gli indigeni, spaventati, dissero a Cristoforo Colombo che gli avrebbero fornito il cibo se avrebbe interagito per loro presso Dio. Dopo il ritiro a conferire con Dio, Colombo tornò dicendo che Lui gli aveva perdonati. La Luna tornò così a splendere e Colombo ottenne le sue scorte di cibo