Dal 13 luglio scorso, il Dipartimento della Protezione Civile, in qualità di Authorised User Nazionale, ha attivato il servizio di mappatura satellitare operativo a livello europeo Copernicus Emergency Management Service in modalità Rapid Mapping, per la richiesta di mappature delle aree colpite dai principali incendi che stanno interessando il centro e il sud dell’Italia.
In questi giorni, il Programma di Osservazione della Terra svolge la funzione di supporto delle istituzioni italiane competenti in materia di antincendio boschivo quali le Regioni, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Ministero dell’Ambiente e l’Arma dei Carabinieri, concentrando l’attività sulle aree individuate e interessate dall’emergenza, anche in considerazione delle richieste di intervento della Flotta Aerea dello Stato pervenute al Centro Operativo Aereo Unificato – COAU, dall’11 luglio ad oggi.
La mappatura del territorio interessa un totale di 16 aree distribuite tra le Regioni Campania, Sicilia, Calabria e Abruzzo, ed è prodotta a partire da immagini satellitari ottiche ad alta risoluzione. La perimetrazione delle aree è estratta attraverso un processo automatico basato sul calcolo di un indice radiometrico che permette di identificare le aree incendiate, controllata manualmente e confrontata con un’immagine pre-evento, senza alcuna forma di validazione con dati raccolti direttamente in loco.
Tutti i prodotti generati sono resi disponibili sul portale ad accesso pubblico del servizio Copernicus Emergency Rapid Mapping che permette di scaricare i prodotti in tre formati raster (geopdf, geojpg e geotiff) in tre risoluzioni (100, 200 e 300 dpi) e i vettoriali di tutti i contenuti informativi, come shape file (.shp). Quale esempio dei prodotti elaborati dal servizio EMS-Copernicus si riportano le mappe elaborate per l’area del Vesuvio, Napoli, e per Piazza Armerina, Enna.