Non solo maghi del pc, adesso gli hacker prendono di mira anche l’altra parte della tecnologia. Dalla macchine del caffé, ripescando dall’antica Grecia la steganografia, una tecnica che mira a nascondere la comunicazione tra due interlocutori, si sono sviluppati i nuovi trend del cybercrime mentre tornano in auge gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), quelli che mettono Ko un sito Internet, spesso con finalita’ di lotta politica.
Il più lungo dell’ultimo periodo è durato 277 ore ed ha colpito un fornitore cinese di servizi di telecomunicazione. Dati e tendenze sono dei ricercatori di Kaspersky Lab. Di recente Kirill Kruglov, esperto della societa’ di sicurezza, ha raccontato, grazie alla testimonianza di un ingegnere sotto anonimato, di come una macchina da caffe’ connessa in rete abbia bloccato la sala di controllo di una fabbrica.
Gia’ nel 2015 un esperimento aveva “evidenziato le vulnerabilita’, con la macchina per il caffe’ che forniva ai criminali un modo per sfruttare la password per la rete Wi-Fi locale”. “Con la steganografia, riveduta e corretta in chiave digitale, – secondo Kasperdky sono state messe a segno operazioni di cyberspionaggio per rubare informazioni finanziarie.”
Negli ultimi mesi ne sono state condotte almeno tre, ma per gli esperti questa tecnica potrebbe diventare di massa. Secondo Kaspersky, infine, stanno tornando in auge gli attacchi DDoS, quelli che mettono Ko un sito Internet: nel secondo trimestre del 2017 sono risultati in crescita del 131% rispetto al periodo precedente.