“Invoco pene severissime contro i piromani e lancio un appello: se qualcuno ha visto qualcosa parli, collabori con le forze dell’ordine perché i responsabili siano assicurati alla giustizia”. A dirlo all’AdnKronos è Maurizio Dipietro, sindaco di Enna, mentre ancora il vasto rogo divampato intorno alle 14 alla pendici della rocca su cui sorge la città sta divorando ettari di macchia mediterranea e vegetazione.
Il primo cittadino, fino a pochi minuti fa nella zona interessata dalle fiamme, è adesso in costante contatto con la Prefettura e la Protezione civile. “Purtroppo la situazione non è sotto controllo – spiega -, il rogo ha interessato un versante del monte in cui sono presenti diverse villette, evacuate a scopo precauzionale. E’ ancora presto per fare una stima dei danni, purtroppo le fiamme non sono state ancora domate”.
Sul posto in azione ci sono cinque squadre dei vigili del fuoco, gli uomini del Corpo forestale e i mezzi aerei. Sulla natura del rogo il primo cittadino non si sbilancia. “Saranno gli organi competenti a stabilirla – dice -. Certo trovo strano che l’intera Sicilia possa bruciare, come sta accadendo nelle ultime settimane, più o meno contemporaneamente senza che dietro vi sia la mano dell’uomo”.
Ecco perché Dipietro chiede “pene severissime” per i piromani, ma anche la collaborazione dei cittadini. “Questi incendi scoppiano spesso in pieno giorno, vicino ad abitazioni e in aree trafficate come è avvenuto qui a Enna. Se qualcuno ha visto qualcosa parli, collabori con le forze dell’ordine perché questi incendiari siano finalmente presi e puniti” conclude.