La Corea del Nord ha acquistato motori di missili da una fabbrica Ucraina: lo scrive il New York Times

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Il successo della Corea del Nord nel suo programma balistico intercontinentale e’ stato possibile grazie ad acquisti sul mercato nero di potenti motori per razzi da una fabbrica ucraina con legami storici con il programma missilistico della Russia. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti.

Gli ultimi missili impiegati da Pyongyang sarebbero basati sul motore Rd-250 che veniva fabbricato in un impianto della città ucraina di Dnipro; alcun esemplari potrebbero essere stati contrabbandati in Corea del Nord in un lasso di tempo compreso fra la caduta dell’Unione Sovietica e l’attuale crisi militare ucraina.

Una volta appresa la notizia, sia il governo di Kiev che l’azienda coinvolta, la Yuzhmash, hanno negato qualsiasi legame con la Corea del Nord sottolineando che la fabbrica non produce missili militari dall’indipendenza ucraina.

Si tratta però di un aspetto che non nega tale rapporto, in quanto i motori potrebbero essere rimasti immagazzinati forse per anni o in Ucraina o in territorio oggi russo. Alti poco più di due metri e larghi circa uno, i motori potrebbero essere stati contrabbandati in Corea del Nord attraverso una delle tante delle tante organizzazioni criminali russe che si occupano del traffico di armi, il tutto senza che ne fossero necessariamente a conoscenza le autorità ucraine o i dirigenti dell’azienda; la vendita infatti, conclude il rapporto, potrebbe essere stata effettuata dagli addetti ai magazzini, “fra i primi a soffrire come gli altri operai le conseguenze economiche” del collasso dell’Unione Sovietica.

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