La guerra con la Corea del Nord? Ecco come sarebbe

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Il presidente Usa Donald Trump si è detto pronto a dichiarare guerra e distruggere la Corea del Nord se si tratta di impedire a Kim Jong-un di sviluppare un missile nucleare in grado di colpire gli Stati Uniti. Il problema è che non esiste una soluzione militare facile alla crisi e alcune delle opzioni potenzialmente in esame potrebbero provocare migliaia di vite umane.
Funzionari statunitensi hanno riferito alla Cnn il mese scorso che le opzioni militari per la Corea del Nord sono pronte per essere presentate a Trump. “Ciò che dobbiamo fare è preparare tutte le opzioni possibili: il presidente ci ha fatto capire chiaramente che non accetterà che la Corea del Nord possa minacciare la popolazione americana con il nucleare“, ha detto il consigliere della sicurezza nazionale H. R. McMaster.
Anche se Kim Jong-un, dopo l’ultimo lancio, ha affermato che “l’intera terraferma americana” è ora alla portata dei suoi missili, la scorsa settimana un funzionario statunitense aveva detto alla Cnn che il governo degli Stati Uniti non crede che la Corea del Nord sia in grado di lanciare un missile balistico intercontinentale, affidabile e nucleare, fino all’inizio del 2018.
Intanto però la Cnn ipotizza alcuni scenari possibili in caso di conflitto con la Corea del Nord e, nel migliore dei casi, mette a bilancio alcuni milioni di morti, tutti per lo più in Corea del Sud paese che sarebbe, per eccellenza vittima della violenza coreana e dei suoi missili.

“Distruggere la Corea del Nord in sé”

Come riferito dal senatore repubblicano Lindsey Graham, in seguito a un colloquio con il presidente Usa, “c’è un’opzione militare per distruggere il programma missilistico della Corea del Nord e la Corea del Nord“, “opzione inevitabile se continua così“. Ma “se ci sarà una guerra per bloccare Kim Jong-un si svolgerà lì. Se migliaia di persone dovranno morire, accadrà li. Non morirà nessuno qui negli Usa. Me l’ha detto in faccia“. La portavoce della Casa Bianca Sarah Huckabee Sanders ha ripetuto che tutte le opzioni sono sul tavolo, ma ha preso un po’ le distanze dalle osservazioni di Graham: insomma, la Corea del Nord va fermata, va fermato il suo programma nucleare ma non è ancora stato deciso nulla.
Anche se considerato da molti come il caso peggiore, il piano descritto da Graham mostra una dura realtà che comprenderebbe l’uso della forza militare contro la Corea del Nord. Ma mentre gli Stati Uniti uscirebbero senza dubbio vittoriosi da un grande conflitto militare, il rischio sarebbe un coinvolgimento da parte di Pyongyang della Corea del Sud, che determinerebbe molte vittime non solo tra la popolazione ma anche nelle truppe Usa stanziate lì.
Il problema principale è la capacità della Corea del Nord di saper nascondere bene agli Stati Uniti tutti i progressi che stanno facendo. Ad esempio, sono in grado di pilotare rapidamente missili fuori dai rifugi sotterranei e di lanciarli, fornendo ai satelliti Usa poco tempo o niente per osservare le attività di pre-lancio. Pyongyang sta anche diversificando il numero di siti da cui lanciare missili.
In conclusione, gli Stati Uniti continuano a sperare di raggiungere una soluzione diplomatica per fermare il programma missilistico in rapida evoluzione della Corea del Nord e utilizzare l’azione militare solo di fronte a una minaccia imminente. L’amministrazione di Trump probabilmente prenderà in considerazione un ampio spettro di opzioni militari, sperando anche così di portare la Corea del Nord a un tavolo per negoziare.

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