L'”ordine del destino” è il filo conduttore di “Maledetto Appennino. Da Amatrice a Rigopiano” (Castelvecchi ed., 156 pagine, 16,50 euro), il libro che Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ha dedicato ai “cinque mesi che hanno segnato l’Italia centrale”. Un totale di 156 giorni trascorsi tra la prima delle scosse che hanno messo in ginocchio quattro regioni e la slavina che, con la forza di 4mila tir carichi, ha cancellato un hotel di quattro piani dalla schiena del Gran Sasso.
“Non e’ la descrizione dei fatti successi e neppure la storia personale di chi ne e’ stato coinvolto“, premette l’autore, ma “la vicenda dei vigili del fuoco“, un diario emotivo delle loro azioni e dei loro pensieri cristallizzati in uno spazio e in un tempo sospeso tra quello che e’ stato, quello che e’ e quello che avrebbe potuto essere. Mauro, Giovanni, Gianluca. E poi Fausto, Luca, Paolo e tanti altri colleghi con loro, sono i veri protagonisti di questo racconto.
“Magnifico e tremendo, il mestiere del pompiere”, scrive Cari, che da responsabile della comunicazione del Corpo ha vissuto tante altre vicende strazianti: dal terremoto dell’Aquila alla Costa Concordia passando per la strage della stazione di Viareggio, solo per citare le piu’ tragicamente famose.