E’ stato pubblicato sul sito della rivista scientifica Journal of Vascular Surgery uno studio italiano intitolato “Factors influencing the hemodynamic response to balloon angioplasty in the treatment of outflow anomalies of internal jugular veins” (Fattori che influenzano la risposta emodinamica all’angioplastica con palloncino nel trattamento delle anomalie di deflusso delle vene giugulari interne).
Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Catania, negli ultimi anni è stata proposta l’angioplastica percutanea transluminale (PTA) delle vene giugulari interne (IJV) per trattare l’insufficienza venosa cronica cerebrovascolare, con risultati discordanti. Inoltre, poco è noto circa l’efficacia della PTA nel ripristinare un normale deflusso venoso cerebrale. Lo scopo di questo studio era quello di indagare i fattori anatomici e le caratteristiche del paziente che potrebbero influenzare l’efficacia della PTA delle IJV.
C’erano 797 pazienti consecutivi con anomalie del deflusso venoso sottoposti a flebografia con catetere standardizzata “operatore indipendente” e a PTA delle IJV. Prima e dopo la PTA, sono state documentate le anomalie morfologiche e emodinamiche delle IJV. Il punto finale principale dello studio era quello di valutare i fattori morfologici che influenzano l’efficacia dell’angioplastica nel miglioramento del flusso delle IJV.
La PTA ha determinato un maggior deflusso attraverso le IJV nella maggior parte dei pazienti. Tuttavia, i soggetti più giovani con difetti endoluminali trasversali e flussi pre-PTA più elevati hanno maggiori probabilità di rispondere bene alla PTA rispetto a quelli che presentano ipoplasie, stenosi o difetti endoluminali longitudinali.
Secondo gli autori, questo studio ha individuato i fattori che influenzano e che potrebbero prevedere l’efficacia dell’angioplastica nel trattamento delle anomalie delle vene giugulari interne.