In aumento le nuove sostanze psicoattive che fanno ingresso sul mercato. Ma la cannabis rappresenta la quota più ampia del mercato nazionale delle sostanze illecite. I quantitativi di sostanza sequestrati corrispondono infatti a più del 90% del totale. Mentre le segnalazioni per detenzione di cannabis per uso personale rappresentano l’80% del totale, in aumento rispetto agli anni precedenti. E’ quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, curata dal Dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ebbene, la spesa per il consumo di sostanze stupefacenti sul territorio nazionale è stimata in 14,2 miliardi di euro, di cui il 43% attribuibile al consumo di cocaina e più di un quarto all’utilizzo di derivati della cannabis.
L’importazione di cannabis da molteplici Paesi di approvvigionamento e l’aumento della produzione interna costituiscono una “notevole sfida per l’attività di contrasto”. La cannabis è la sostanza psicoattiva più diffusa sia tra gli adulti che tra i giovanissimi: circa 90mila studenti riferiscono un uso pressoché quotidiano della sostanza e qualcosa come quasi 150 mila studenti sembrerebbero farne un uso problematico. Tuttavia l’utenza in carico ai servizi per cannabis rappresenta l’11% del totale dell’utenza trattata, e i ricoveri ospedalieri da imputare a questa sostanza rappresentano il 12% di quelli droga correlati.
Le operazioni antidroga sono in crescita rispetto agli anni precedenti e per il 30% sono avvenute in aree frontaliere. Ma a fronte di un maggior numero di operazioni diminuiscono i quantitativi di sostanza sequestrata. La quasi totalità dei sequestri (91,4%) ha riguardato i derivati della cannabis e lo 0,1% le droghe sintetiche (prevalentemente ecstasy e analoghi), per le quali si registra un aumento. Le sostanze sequestrate presentano un’alta variabilità di principio attivo.
Il Sistema nazionale di allerta precoce ha inviato all’Emcdda 10 segnalazioni per sostanze apparse in Italia per la prima volta: 13 sono le allerte diffuse e 43 le nuove sostanze psicoattive segnalate. Sono invece 32.992 le persone segnalate all’autorità giudiziaria, in aumento rispetto agli anni precedenti. Quasi due terzi dei denunciati sono uomini tra i 20 e i 39 anni. La maggior parte delle denunce è associata ai derivati della cannabis, seguono quelle per cocaina ed eroina (tutte in aumento), mentre quelle per droghe sintetiche (1,2%) sono in diminuzione.
Sono 9.959 i soggetti condannati per reati di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti o associazione finalizzata al traffico di queste. Il 34,1% della popolazione carceraria è rappresentato dai detenuti per reati droga-correlati, che risultano diminuiti rispetto al 2014. Sono diminuiti anche i nuovi ingressi per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, il 50% dei quali rappresentato da stranieri. Sul totale dei detenuti per reati droga correlati, tale percentuale scende al 39%.
Gli under 18 in carico ai Servizi sociali della Giustizia minorile per reati droga correlati sono stati il 18,1% dei 21.848 soggetti in carico; 63 hanno usufruito delle misure alternative. Rispetto ai 1.141 ingressi in Istituti penali, quelli per reati droga correlati sono il 13,7%; i minori collocati in comunità sono stati 87. Rispetto agli anni precedenti si registra un leggero incremento del numero di soggetti segnalati al prefetto per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti. L’80,4% delle segnalazioni è per possesso di cannabinoidi, seguite da quelle per cocaina (12,7%), oppioidi (5,7%) e altre sostanze illegali (1,3%). Il 71,3% dei segnalati ha meno di 30 anni.