Previsioni Meteo – Per stabilire quando e dove pioverà, siamo abituati a consultare le mappe delle precipitazioni offerte dai principali modelli internazionali. Per il 90% delle volte i risultati sono soddisfacenti, anzi da qualche anno abbiamo a che fare con le app degli smartphone e così tutto appare ancora più semplice.
Poi succedono episodi come quello di Scilla a luglio 2017 che ha scaricato 100mm di pioggia in 1 ora (ma si potrebbe ricordare l’analogo caso della baia di Caminia in agosto 2015 o, assai più grave, Giampilieri del 2009) e ci si domanda attoniti: ma perché non sono stati dati Alert in anticipo? E perché non erano state previste fasi di maltempo così acute?
La risposta è apparentemente semplice: si potrebbe dire la meteorologia non è una scienza esatta e quindi talvolta capita. Ma in realtà non è proprio così.
Nella dinamica di un fenomeno atmosferico che riguarda una porzione di territorio assai ristretto, entrano in gioco fattori locali determinanti, tra i quali quello fondamentale è rappresentato dalla particolare orografia del territorio. Una baia ampia circa 1000 metri con pareti ai lati verticali, ripide e ravvicinate, proprio come Scilla, Caminia, Giampilieri, favorisce il manifestarsi di vere e proprie “bombe d’acqua” . Ciò perché la presenza dei rilievi crea una barriera che racchiude grande masse di umidità che condensano a contatto con la superficie dei rilievi su cui impattano le masse umide, più fredda. Non a caso molti fenomeni violenti si presentano al mattino: Scilla alle ore 7, Caminia alle 10….
I modelli non considerano correttamente l’orografia dei luoghi e questo spiega molte cose.
Ma entrano in gioco altri fattori. Tra questi uno dei principali è dato dalla grossa energia data dalla elevata temperatura del mare, che amplifica questa tipologia di rischi.
Se si controllano le mappe delle temperature delle acque superficiali, si nota come al 15 agosto 2017, tutti i bacini circostanti il Centro-Sud siano al massimo dei valori indicati dalla scala di riferimento: +30°C.
Ecco che, se si unisce questo aspetto, quello delle elevata temperature delle acque del mare cioè, con gli altri sopra descritti legati alla indeterminazione modellistica, si comprende come il Centro-Sud sia esposto, più di altre aree, a fenomeni assai violenti.