Il tanto atteso maltempo non si è fatto attendere sul Nord Italia, nelle scorse ore il cavo d’onda (determinato dall’ondulazione della corrente a getto) è affluito sulle regioni settentrionali, determinando un calo dei geopotenziali, associato ad un deciso e marcato maltempo, con i fenomeni temporaleschi che hanno assunto anche valori del tutto estremi, con frequente attività elettrica, forti raffiche di downburst e grandine grossa come uova con un diametro di 5/8 cm. Un violento MCS (Mesoscale Convective System) ieri pomeriggio si è formato in Romagna, Nell’immagine satellitare (presente in galleria) i più attenti avranno notato formarsi forse una o due Overshooting top, ovvero lo sfondamento della nube della quota della stratosfera. In sintesi i forti venti ascensionali, ovvero quelli che soffiano dal basso verso l’alto e le correnti ascensionali (updraft) sono particolarmente intense, queste hanno sfondato il muro della tropopausa riuscendo a penetrare nella stratosfera, spingendo così le nubi oltre i limiti di altezza di tutto il sistema nuvoloso, generando violente precipitazioni. Mentre una violenta multicella semi-stazionaria ha interessato il Veneto orientale, scaricando quantitativi di pioggia abbondanti, grandine grossa di 5-8 cm, e forti raffiche di vento lineari che hanno provocato non pochi disagi. Tuttavia anche in settimana un ulteriore flessione del campo barico al Nord legato all’avvicinamento di una saccatura atlantica, determinerà la formazione di altri fenomeni intensi dapprima in montagna, poi anche in pianura, soprattutto tra mercoledì e giovedì. Fenomeni che si estenderanno marginalmente anche tra Toscana, Umbria e Marche. La saccatura atlantica richiamerà però un nuovo prefrontale africano molto caldo che andrà ad interessare le regioni centro-meridionali, segnaliamo pertanto un nuovo aumento termico con picchi fino a +38/+42°C. A seguire da Venerdì l’aria fresca scivolerà rapidamente anche sulle regioni centro-meridionali. L’anticiclone africano sarà così costretto ad abbandonare l’Italia: avremo pertanto un netto calo termico anche di 10-12°C e qualche temporale sui rilievi appenninici del Centro-Sud. Un po’ di caldo afoso potrebbe tornare tra Ferragosto e i giorni successivi, ma con temperature ben lontane dagli attuali picchi. Al momento però non s’intravede nessuna rottura stagionale tipica del post periodo di Ferragosto, quindi continuerà a prevalere il bel tempo , con temperature accettabili e senza eccessi.