Ricerca, CNR: in nessun altra zona d’Europa il suolo è secco come in centro Italia

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Nelle ultime settimane, il territorio italiano sta vivendo drammatiche condizioni di siccità soprattutto a causa delle scarse precipitazioni (in alcune parti dell’Italia le precipitazioni sono inferiori ai valori normali dell’80%) aggravate da temperature elevate. Le conseguenze sono notevoli. All’inizio di luglio l’Italia meridionale è stata colpita da numerosi incendi che hanno causato danni economici e perdite di aree forestali. A partire dalla metà di luglio, sono emerse le problematiche riguardanti la scarsità dell’acqua e le perdite in agricoltura, tanto che la metà delle regioni italiane è in procinto di chiedere lo status di calamità naturale. Ad esempio, Roma è a rischio di una riduzione drastica dell’acqua e la Coldiretti ha stimato per 2 miliardi di euro il danno all’agricoltura italiana.

Un nuovo dataset di umidità del suolo satellitare, disponibile dal 1978 a livello mondiale, consente all’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr (Irpi-Cnr) di monitorare da vicino e prevedere l’impatto della siccità. Questo dataset, disponibile anche in tempo reale, fa parte del portafoglio Copernicus Classe Changes Service (C3S) della Commissione Europea. Irpi-Cnr è stato coinvolto nel suo sviluppo e nella sua valutazione in ambito idrologico.

Che cosa vediamo nelle figure?

Le due figure mostrano le anomalie di umidità del suolo e le aree in rosso indicano condizioni di siccità. Come si nota, i dati satellitari degli ultimi 10 giorni (Figura 1 in alto) mostrano che in Italia i suoli sono molto più asciutti del normale. In nessun altro luogo d’Europa le condizioni di umidità del suolo attuali sono così secche come in Italia centrale. Tuttavia, anche altre parti dell’Europa meridionale, come la Francia e i Balcani, soffrono di una forte siccità e, come in Italia, sono state gravemente colpite da incendi boschivi durante le ultime settimane. Allo stesso tempo, aree della Germania e della Polonia, e anche il Bosforo, hanno recentemente sofferto piogge torrenziali e inondazioni. Ciò si riflette dalle condizioni più umide del normale chiaramente visibili nell’immagine (aree blu).

Anomalie di umidità del suolo osservate negli ultimi 10 anni per la provincia di Grosseto in Toscana

Il nuovo set di dati satellitari permette anche di esaminare le condizioni di umidità del suolo nel passato (Figura 2 a destra). La serie temporale di dati di umidità del suolo per la parte meridionale della Toscana (provincia di Grosseto) mostra che il suolo è più secco rispetto alle condizioni normali dall’inizio dell’anno, e le condizioni di siccità hanno cominciato ad aggravarsi da aprile in poi. Anche se tali condizioni si verificano regolarmente (ad esempio, nel 2007 e nel 2012), la situazione attuale si distingue per la sua intensità e persistenza.

Maggiori informazioni sul prodotto satellitare di umidità del suolo

Il prodotto di umidità del suolo C3S è basato su misurazioni satellitari nella banda delle microonde che sono riflesse o emesse dalla superficie della Terra. L’intensità del segnale misurato dipende fortemente dalla quantità di acqua presente nel terreno. L’Università di Vienna (TU Wien) in Austria e VanderSat B.V. nei Paesi Bassi hanno sviluppato metodi per convertire tali misurazioni in stime dell’umidità del suolo grazie anche al sostegno di vari partner europei, tra cui IRPI-CNR. Il prodotto di umidità del suolo C3S è disponibile dal 1978 a oggi a livello globale ed è stato sviluppato nel contesto dell’iniziativa sui cambiamenti climatici dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Nell’ambito di C3S, l’“Earth Observation Data Center (EODC)” di Vienna aggiorna questo set di dati ogni 10 giorni con le osservazioni più recenti. Il dataset C3S sarà ufficialmente disponibile tramite l’”European Centre for Medium-range Weather Forecasts (ECMWF)” a partire da Gennaio 2018 (http://climate.copernicus.eu), ma può essere visualizzato oggi al link http://rs.geo.tuwien.ac.at/data_viewer/c3s.

Come Irpi-Cnr sta utilizzando l’umidità del suolo satellitari nei suoi studi?

Irpi-Cnr sta utilizzando il dataset C3S di umidità del suolo satellitare per diverse applicazioni idrologiche in diverse regioni del mondo. Ad esempio, Irpi-Cnr sta svolgendo un progetto in India per sviluppare un sistema di monitoraggio della siccità basato su tale dataset. Ma l’umidità del suolo da satellite non è solo utile per monitorare la siccità. Infatti, il dataset viene anche utilizzato per migliorare la previsione delle inondazioni e delle frane, e per la stima delle piogge su scala globale (http://www.Irpi.Cnr.it/it/focus/sm2rain/) con progetti finanziati dalle agenzie spaziali europee e dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. In particolare, la disponibilità in tempo reale del dataset C3S consentirà a Irpi-Cnr di migliorare le previsioni dei rischi naturali (piene, frane e siccità).

Conclusioni

Le condizioni di siccità in Italia potrebbero aggravarsi ulteriormente nelle prossime due settimane perché non sono previste piogge significative e le temperature sono destinate ad aumentare. Il dataset di umidità del suolo satellitare C3S sarà utilizzato per monitorare le condizioni della siccità in tutto il territorio italiano e queste informazioni saranno potenzialmente utili per le autorità locali e nazionali che devono affrontare l’importante problema della mancanza di acqua.

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