San Lorenzo, sin dai primi tempi del Cristianesimo, viene raffigurato come un giovane diacono rivestito della dalmatica, con il ricorrente attributo della graticola, indicante la tecnica del supplizio, la palma del martirio, la borsa del tesoro della Chiesa romana da lui ridistribuito ai poveri, secondo i testi agiografici.
San Lorenzo viene ritenuto il protettore dei pompieri, dei cuochi (secondo la leggenda, quando fu messo sulla graticola a bruciare, a un certo punto, pervaso dall’amore divino e non soffrendo il calore del fuoco, avrebbe gridato: “Da questa parte sono arrostito, giratemi”), dei bibliotecari, dei librai, dei vermicellai, dei pasticceri, dei lavoratori del vetro e dei rosticceri. San Lorenzo inoltre è patrono di numerose località italiane, tra le quali si ricordano Grosseto, Sant’Agata li Battiati, Tivoli, Perugia, Aidone, Boroneddu, Rose, Budrio, Propata, Nocciano, Rocca Santa Maria, Marano sul Panaro, Gatteo, Malfa, Carro, Cairo Montenotte, Castelmauro, Abbadia Lariana, Olgiate Olona, Varmo, Vetto, Nuvolera, Lazzate, Fiesse, Casazza, Palosco, Mortara, Manerbio, Mandello del Lario, Gorla Minore, Chiavenna e Berzo Demo.