Terremoto Ischia: 2 morti, 39 feriti e 2.600 sfollati. Fratellini salvati dopo 16 ore sotto le macerie [LIVE]

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Terremoto Ischia – Continuano le operazioni di soccorso nelle zone dell’isola interessate dai crolli dopo il terremoto di magnitudo 4.0 delle 20:57 di ieri sera. Dopo 14 ore tra le macerie, i Vigili del Fuoco hanno estratto Matthias, uno dei 3 bambini sepolti vivi dai resti della loro abitazione crollata. Dopo altre due ore è stato estratto anche Ciro, l’ultimo dei tre piccoli. Nella notte era già stato salvato il fratellino di pochi mesi, Pasquale, che sta bene. Matthias, 11 anni, sta bene ed è stato portato via in braccio dai soccorritori, poi sistemato in barella e infine in ospedale. E’ stato proprio il bambino ad aiutare i vigili del fuoco a ricostruire il luogo esatto della sua posizione, a poca distanza da quella del fratellino, Ciro, stato messo in sicurezza e trasportato sull’ambulanza. Dietro di lui la zia e la mamma. Il bambino è passato tra due ali dei soccorritori tra gli applausi e le urla di gioia. Tutti i tre i bambini sono salvi dopo 16 ore dal terremoto. I bambini, con il piccolo Pasquale, erano in casa al momento del sisma delle 20.57 che ha causato gravi danni a Casamicciola e a Lacco Ameno: una palazzina di tre piani crollata su se stessa. Particolarmente difficoltose le operazioni di soccorso per salvare i bambini che sono rimasti in vita per oltre 15 ore sotto i calcinacci. Per gran parte del tempo, i volontari e i vigili del fuoco hanno tenuto svegli i piccoli che non hanno mai smesso di far sentire le proprie voci alimentando le speranze non solo dei familiari ma di tutti gli isolani.

Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha sentito Angelo Borelli, capo della Protezione Civile, e Bruno Frattasi, capo del dipartimento dei Vigili del Fuoco, con cui si e’ felicitato e congratulato per le operazioni di soccorso dei tre bambini rimasti sepolti dopo il sisma che ha colpito Ischia.

Il bilancio, quindi, rimane di 2 morti, 39 feriti e 2.600 sfollati, di cui 2.000 a Casamicciola e 600 a Lacco Ameno. Il capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha escluso l’allestimento di tendopoli: per l’accoglienza degli sfollati si confida di far ricorso alle diverse strutture ricettive presenti sull’isola verde. Borrelli ha eseguito un sopralluogo nella zona rossa, accompagnato dal capo dipartimento dei vigili dei fuoco, Bruno Frattasi, incontrando anche gli operatori delle squadre Usar, provenienti da diverse regioni italiane, che sono impegnate da oltre 15 ore nelle operazioni di scavi nella palazzina crollata.

Terremoto Ischia, l’INGV: “decine di repliche, ma tutte lievissime”

Sono state complessivamente una decina e tutte di debole intensita’, le repliche seguite al terremoto di magnitudo 4,0 avvenuto alle 20:57 a Ischia. Lo ha detto la sismologa Lucia Margheriti, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Non e’ stata registrata nessuna replica significativa: complessivamente le scosse seguite alla principale sono state una decina, la piu’ forte delle quali di magnitudo 1”. Sono state localizzate dalla rete campana ricevuta dall’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv.  Nel frattempo i sismologi dell’Ingv sono ancora al lavoro per calcolare la magnitudo definitiva del terremoto di Ischia del 21 agosto. Quella disponibile ad ora, e riportata sul sito dell’Ingv, e’ infatti la magnitudo distanza, calcolata sulla base della rete di sismografi dell’Osservatorio Vesuviano. Gli esperti del Centro Nazionale Terremoti stanno continuando a elaborare modelli dell’energia rilasciata e, a quanto si apprende, al momento questi danno valori confrontabili con una magnitudo di 4,0, ma non c’e’ ancora un valore definitivo.

Terremoto Ischia, le testimonianze

Ero alla guida della mia auto in quel momento a Lacco Ameno. Ho sentito un gran botto, poi il black out. Ho visto gente che usciva dalle case e urlava. Pochi secondi, poi ho realizzato: il terremoto“. Così A.M., in vacanza ad Ischia nella casa familiare a Casamicciola, racconta all’Adnkronos la scossa che alle 20.57 ha fatto tremare l’isola facendo “danni soprattutto nella zona alta di Casamicciola, intorno a piazza Maio, dove diverse case vecchie sono crollate“. “A un primo impatto ho pensato a una fuga di gas. Intorno a me vedevo pietre per terra, poi la gente che urlava, insomma è bastato poco per capire cosa stava accadendo“, precisa A.M., 46 anni, di Mogliano Veneto. “Raggiunta la mia casa a Casamicciola, che si trova però nella zona costiera dove non ci sono stati danni, insieme a mia madre siamo andati da mia zia a Lacco Ameno che ha un’abitazione al piano terra. Lì vicino un rudere abbandonato è venuto giù bloccando la strada, per fortuna in quel momento non passava nessuno“. “Non abbiamo dormito tutta la notte“. Tra l’altro, racconta ancora l’uomo, “tanta gente ha dormito fuori casa, in macchina o nei giardini. Altri hanno preferito lasciare l’isola prendendo il traghetto di notte. Sono state disposte corse speciali per chi volesse andare via“. Ora alcune zone sono state chiuse e presidiate dai soccorsi.

Ero in casa e all’improvviso ha iniziato a crollare tutto, i mobili, gli oggetti. La casa vicino alla mia all’improvviso non c’era piu’. E’ la cosa piu’ brutta che mi sia mai capitata“. Maddalena vive da qualche anno a Ischia, abita a Casamicciola, a pochi passi dalla casa crollata per la scossa di terremoto di questa sera. La protezione civile l’ha riaccompagnata a casa per mettere poche cose in un trolley, il suo appartamento e’ lesionato, questa notte si fara’ ospitare da amici. Mentre si allontana, racconta i momenti della scossa: “Ha iniziato a tremare tutto, andava tutto giu’, tutta la cucina, tutto. Io sono uscita sul terrazzo dove sapevo di non avere case attorno, si e’ sentito un crollo e puzza di gas. Poi sono uscita dall’altro lato dove c’erano case crollate, ora stanno scavando, ci sono un sacco di dispersi, un casino. Subito hanno iniziato a scavare tutti quelli che c’erano, poi sono arrivati i soccorsi“, racconta ancora concitata. “E’ la cosa piu’ brutta che mi sia mai capitata“, ripete scuotendo la testa.

Un grande boato al punto da pensare piu’ a un’esplosione che al terremoto, poi il black out elettrico. E’ stato bruttissimo“: a raccontare, all’ANSA, i terribili momenti vissuti la notte scorsa a Ischia, e’ Michela Moscatelli di Perugia che si trovava sull’isola da domenica in compagnia di un’amica e i due figli di quest’ultima per trascorrere una settimana di vacanza al mare. Michela e il resto della comitiva umbra hanno gia’ fatto ritorno a Perugia: “Abbiamo preso la nostra roba e abbiamo lasciato Ischia nella notte, ci siamo imbarcati alle 2,20, ma per tornare in terra ferma ci hanno fatto pagare anche i biglietti del traghetto e questo lo trovo inqualificabile“, aggiunge la donna. Che racconta nel dettaglio la paura provata negli attimi della scossa: “Ci trovavamo in un hotel di Lacco Ameno, a due chilometri da Casamicciola dove si sono registrati i danni maggiori. Quando si e’ scatenato l’inferno eravamo a cena nella sala grande dell’albergo e tutti siamo subito fuggiti in strada anche se scappavamo alla cieca, senza sapere dove ci stavamo dirigendo, sull’isola non c’era più corrente elettrica“. Il black out, racconta Michela, e’ durato pochi minuti cosi’ “quando e’ tornata la luce siamo potuti rientrare, anche se con molta paura, dentro l’hotel e prendere le valigie“. “La struttura – racconta ancora – aveva riportato dei danni alle pareti e i pavimenti erano rialzati e questo ha fugato ogni dubbio sulla possibilità di restare a Ischia o andarcene immediatamente come poi abbiamo fatto“.

Questa sera ero in piazza a Casamicciola, all’improvviso ha tremato tutto, è stato come un rombo. Ho pensato ‘Siamo morti‘”. Così uno dei tassisti di Ischia, alla guida di una delle tradizionali motorette che scorrazzano sull’isola tanto amate dai turisti, racconta la scossa di ieri sera. “I turisti stanno andando tutti via, vedete? Non c’è più nessuno – dice amareggiato – questa è una stagione sfortunata per Ischia, prima gli incendi, poi la ragazza morta a mare, ora il terremoto. Non c’è pace“.

Per fortuna ieri sera quando c’è stata la scossa eravamo sul lungomare, lontano dagli edifici che sono crollati. Abbiamo passato la notte all’aperto e quando stamattina siamo rientrate in albergo per riprenderci i bagagli abbiamo visto vigili del fuoco, polizia, parecchi edifici crollati“. Così Marika, studentessa 19enne di Marano di Napoli, ha raccontato a LaPresse il terremoto di ieri sera. “Io e le miei amiche eravamo sedute al tavolino di un bar chiacchierando, all’improvviso tutto ha tremato, la coca cola è caduta a terra, ci guardavamo e non capivamo – ha detto – poi è andata via la luce ed è mancata per una decina di minuti. Quello è stato il momento più brutto perché dopo il boato è diventato tutto buio, si sentivano solo le urla e lo spavento delle persone“.

Terremoto Ischia, arriva l’Esercito

Il ministero della Difesa in coordinamento con la Presidenza del Consiglio ha messo a disposizione della Protezione Civile, nel corso della notte, personale, mezzi e assetti tecnici per i primi interventi di supporto alla popolazione di Ischia. In particolare, dopo una prima ricognizione alle 23 da parte di personale militare presente sul posto e a seguito della riunione del Comitato Operativo presso la Protezione Civile, già dall’una di questa notte, alcuni elicotteri dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito sono impiegati per il trasporto sull’isola di personale specialistico dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, nonché di materiali speciali e attrezzature varie. Nel frattempo, sono stati allertati anche militari, elicotteri e navi della Marina Militare, nonché personale specialistico del genio dell’Esercito, in grado di intervenire nell’arco di poche ore, laddove fossero richiesti. Inoltre, nella mattinata di oggi sono previste attività di ricognizione aerea da parte di velivoli AMX e di un Predator dell’Aeronautica Militare per mettere a disposizione della Protezione Civile ulteriori informazioni al fine di elaborare una migliore valutazione dei danni e una mappatura dell’area. Tecnologie e mezzi delle Forze Armate sono impiegabili sia per scopi militari che civili. Tale capacità di fornire un servizio utile per la collettività nazionale – la cosiddetta dual use – si concretizza in attività in concorso e a supporto degli interventi della Protezione Civile, come dimostra anche l’impegno ininterrotto delle Forze Armate, da agosto dello scorso anno, nelle zone colpite dal terremoto in centro Italia.

Terremoto Ischia, le telefonate di Angela Merkel

Abbiamo ricevuto messaggi di solidarietà dall’entourage della Cancelliera Merkel, nostra affezionata cliente, per sapere se stavamo tutti bene e cosa era accaduto. La ringraziamo e ringraziamo tutti i nostri clienti che in queste ore ci hanno chiamato per sapere se era tutto ok“. Così all’Adnkronos Espedito Morieri, direttore dell’Hotel Miramare Resort, la struttura del Comune ischitano di Sant’Angelo prediletta dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel che ogni anno si concede una vacanza sull’isola, colpita dal terremoto ieri sera. “Noi stiamo tutti bene, qui non c’è stato nessun danno, Ischia è molto grande e da questa parte dell’isola il terremoto si è sentito appena“, sottolinea.

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