Appena rientrato a Roma Luigi De Filippo ha raccontato ciò che ha vissuto a Lacco Ameno, sull’isola di Ischia, mentre era in vacanza con la moglie Laura Tibaldi.
“Abbiamo sentito un tuono fortissimo, simile allo scoppio di una bomba: sembrava che la casa ci stesse crollando addosso. Sono caduti alcuni calcinacci, e’ andata via la luce e si sono rotte le condutture dell’acqua. La casa allagata, il buio… insomma ci siamo presi un bello spavento”.
“La nostra casa era inagibile, era impossibile trascorrere la notte li’: per fortuna alcuni amici ci hanno ospitato per la notte” “Stamattina, sempre grazie ad alcuni amici simpatici e collaborativi, siamo riusciti a tornare in barca a Napoli, poi a Roma in auto. La fortuna e’ stata avere a disposizione un’imbarcazione privata, con i traghetti presi d’assalto dalla gente ansiosa di lasciare l’isola. La paura di una replica, di una seconda scossa che per fortuna ancora non c’e’ stata, ha spinto molti a fuggire. Mi e’ dispiaciuto molto lasciare l’isola dove io e mia moglie Laura trascorriamo ogni anno un paio di settimane di vacanza. Siamo sempre stati benissimo e mai come quest’anno abbiamo avuto giornate belle di sole, di mare pulito, non ci voleva proprio… Comunque, per buon augurio, voglio dire che torneremo ad Ischia, anche perche’ abbiamo la ‘capa tosta'”. Chiamare in causa il cemento selvaggio e la piaga dell’abusivismo per spiegare i crolli “mi sembra una facile polemica: e’ un problema atavico in Campania, ma se ne parla solo in queste circostanze, nell’emergenza, condannando gli abusi – sottolinea De Filippo – poi il giorno dopo non si fa quasi nulla per combatterli. Come si dice, passato il santo… Le parole restano parole e siamo punto e daccapo”.
Uno spavento grande per l’87enne attore, commediografo, regista, figlio di Peppino De Filippo, oggi direttore artistico del teatro Parioli di Roma.