Il Jazz italiano si fa in quattro e si trasforma in ‘Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma’, una maratona musicale che comincia il 31 agosto da Scheggino in Umbria, passa il 1 settembre per Camerino nelle Marche e l’indomani ad Amatrice, fino a giungere il 3 settembre a L’Aquila. Il progetto è coordinato e gestito da Associazione I-Jazz. Associazione Midj e Casa del Jazz con il contributo del Mibact ed il main sponsor SIAE- Società Italiana degli Autori ed Editori.
“Per il terzo anno il Jazz italiano si mobilita per i territori del Centro Italia colpiti dal terremoto – dichiara il ministro Dario Franceschini -. Grazie al prezioso contributo di tutte le realtà che sostengono l’iniziativa, dal 31 agosto migliaia di musicisti si esibiranno nelle strade e sui palchi delle località colpite dal sisma per concludere il 3 settembre con una maratona jazz all’Aquila. Un gesto di solidarietà da parte del mondo dello spettacolo che ha il merito di portare l’attenzione sulle comunità che con grande sacrificio e perseveranza stanno ricostruendo il proprio tessuto vitale”.
“La nuova geografia del sisma ridisegna la mappa della solidarietà – commenta Paolo Fresu -. Anche il jazz italiano si muove, presenziando non solo a l’Aquila (per il terzo anno consecutivo) ma anche ad Amatrice, Camerino e Scheggino. Le quattro regioni del centro Italia portano con sé una forte tradizione jazzistica. Non solo per il numero di musicisti a cui hanno dato i natali ma per la qualità storica e architettonica di città e borghi che si legano, da sempre, alla cultura e al turismo e che oggi sposano le ambizioni di un linguaggio contemporaneo e in divenire come il jazz. Per questo saremo presenti capillarmente nei luoghi feriti con oltre 700 musicisti e circa 140 concerti. Se i suoni divengono strumento di comunione e riflessione si rafforza così il messaggio universale della musica da intendersi come idioma capace di migliorare il mondo mostrando tutta la sua forza comunicativa e poetica”.
“In questi anni – dichiara il direttore generale SIAE Gaetano Blandini – il sostegno di SIAE in favore delle comunità del centro Italia duramente colpite dagli eventi sismici ha trovato declinazioni concrete in diverse iniziative come ‘Il Jazz italiano per L’Aquila’, ‘SIAE per Amatrice’ e ‘RisorgiMarche’, nella convinzione che la cultura è la base attraverso cui passa ogni ricostruzione. Siamo lieti che quest’anno la grande maratona del jazz farà tappa in diversi Comuni terremotati per unire musica e solidarietà e contribuire alla rinascita del tessuto sociale e culturale nel rispetto delle popolazioni colpite”.
Anche la Rai, che ha sempre sostenuto la manifestazione dal suo inizio, ha confermato con entusiasmo questa causa con il forte impegno editoriale di Radio Rai: ”Credo che iniziative come questa – ha dichiarato Roberto Sergio, direttore della Radiofonia – siano il segno tangibile di quanto la musica, e la cultura in generale, possa fare per migliorare il nostro Paese, seppur con piccoli passi. In particolare, dare un aiuto alle popolazioni colpite dal TERREMOTO attraverso una manifestazione di jazz itinerante nei luoghi del sisma mi sembra una straordinaria testimonianza di solidarietà. Per questo, come Rai Radio sosterremo l’operazione dandole il massimo della visibilità e diffondendola attraverso i nostri canali. Auguro il miglior successo all’iniziativa, certo che sarà se possibile ancora più appassionante e ricca di ospiti delle scorse edizioni’‘.
Importante anche il contributo organizzativo di MIDJ, l’associazione dei Musicisti Italiani di Jazz: ‘‘Il jazz è l’arte dell’incontro, e del dialogo tra culture e popoli diversi – afferma il presidente Ada Montellanico – Una musica capace di costruire e attraversare ponti tesi a favorire il rapporto tra le persone, a creare unione, come è accaduto e come accadrà per la terza volta a settembre nella manifestazione considerata l’evento musicale più importante dell’anno: Il Jazz Italiano per le terre del sisma. Centinaia di musicisti e di operatori, 50 direttori artistici e un folto pubblico si troveranno nuovamente insieme affinché la ricostruzione dei luoghi e delle vite delle persone sopravvissute al TERREMOTO non sia solo una dichiarazione di intenti ma fatti reali e concreti. La musica si unirà coralmente all’urlo di protesta di chi aspetta ancora di tornare alla vita di sempre”.