Terremoto: nelle Marche rimosse 110 mila tonnellate di macerie

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Nelle Marche del post Terremoto ad oggi sono state rimosse oltre 110 mila tonnellate di macerie, e sono state liberate le strade di 44 dei 52 comuni del cratere che hanno dichiarato la presenza di macerie sul proprio territorio. Si va inoltre normalizzando la situazione relativa all’emissione di ordinanze da parte dei sindaci per attuare le demolizioni di sicurezza e consentire cosi’ l’agibilita’ di tutte le vie di comunicazione.

Lo rende noto la Regione Marche, nel giorno in cui il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha visitato Arquata del Tronto e Amatrice, parlando anche dell’emergenza macerie. Negli altri nove comuni marchigiani la situazione e’ questa: a Camerino restano 250 tonnellate di macerie lungo vicoli secondari; a Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Ussita, Visso, Acquasanta Terme, Montegallo e Amandola e’ stata liberata la viabilita’ principale e vanno ancora liberati alcuni tratti di viabilita’ secondaria.

Ad Arquata del Tronto invece, in particolare nelle frazioni di Pescara, Tufo e Capodacqua ci sono ancora macerie miste su aree pubbliche e private, e le strade sono ancora nel complesso impraticabili. Ad oggi sono state tolte dalle strade del sisma 110.651,36 tonnellate, con un ritmo di circa 2.000 al giorno, destinato a crescere visto che sono in allestimento altri due siti di raccolta, in aggiunta ai tre gia’ operativi.

In base ai piani presentati dai Comuni con le stime dei quantitativi da rimuovere, i centri con piu’ macerie sono: Arquata del Tronto (rimosse 53.000 tonnellate), Castelsantangelo sul Nera (rimosse 2.600 tonnellate e lavorate con il Mibact le macerie che hanno valore storico architettonico, per le quali la stima e’ fatta in ore di lavoro e mezzi e non in termini di quantita’), Ussita (2.370 tonnellate rimosse). Negli interventi di rimozione e’ stata data priorita’ a Visso, San Ginesio e San Severino Marche, per liberare la viabilita’ generale e togliere le macerie degli edifici scolastici. A Visso sono state rimosse 11.764 tonnellate, a San Severino Marche 10.212 tonnellate, a San Ginesio 8.778.

“Stiamo ultimando le operazioni per la rimozione e lavorazione delle macerie pubbliche” sottolinea il presidente Luca Ceriscioli. “Gran parte del materiale su strade e piazze e’ stato rimosso, e questo era l’obiettivo principale. La parte relativa alle macerie private verra’ poi lavorata con la ricostruzione anche delle singole abitazioni, per rimuovere le macerie private occorre infatti di volta in volta ottenere le singole autorizzazioni dei cittadini. I Comuni sono chiamati a emettere le ordinanze di demolizione degli edifici pericolanti che costituiscono un rischio per la pubblica incolumita’, la messa in sicurezza degli edifici pericolanti non da demolire e anche gli avvisi propedeutici alla rimozione delle macerie che insistono sulle aree private”.

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