Sono oltre 30 le vittime provocate dall’uragano Harvey negli Usa meridionali. Gli sfollati nella zona di Houston sono per ora circa 30 mila, accolti in oltre 230 centri. Lo rende noto la protezione civile Usa (Fema), precisando che 1.800 sono stati trasferiti in hotel. Limitata la quantita’ di roulotte e camper per ospitare le persone evacuate. “Avremo bisogno di volontari per i prossimi due anni”, hanno detto le autorita’.
Harvey, declassato a tempesta tropicale, intanto prosegue il suo lento percorso nel Sud degli Stati Uniti, al sesto giorno di un’emergenza cominciata venerdì sera, quando aveva toccato terra nel Texas come uragano di categoria 4. Questa mattina, intorno alle 4, Harvey è tornata nel sud-ovest della Louisiana, mentre in Texas vanno avanti i soccorsi, ancora al centro delle attività e delle preoccupazioni delle autorità, secondo cui non è ancora il momento di pensare a quantificare i danni e, naturalmente, nemmeno di parlare di ricostruzione. Come detto, Harvey ha fatto ritorno in Louisiana, toccando terra a ovest di Cameron, secondo l’aggiornamento del National Hurricane Center; nelle prossime ore, dovrebbe proseguire il suo cammino verso nord-est, perdendo forza; in nottata, dovrebbe diventare una depressine tropicale. In Texas, intanto, il sindaco ha imposto il coprifuoco da mezzanotte alle cinque del mattino per evitare atti di sciacallaggio; quattordici persone sono state arrestate. I morti, al momento, sarebbero almeno trenta, secondo il New York Times, mentre le persone salvate dalla polizia di Houston sarebbero oltre 3.500. Una parte dell’area della quarta città degli Stati Uniti sta registrando il record di precipitazioni durante una singola tempesta nella storia degli Stati Uniti continentali, con una lettura massima, ieri pomeriggio, di 51,88 pollici (1,317 metri). Negli ultimi quattro giorni, oltre mille miliardi di galloni di pioggia (oltre 3.785 miliardi di litri) sono caduti nella sola contea di Harris. Piogge abbondanti sono attese ancora fino a venerdì. Ieri, il presidente Donald Trump ha voluto visitare i luoghi colpiti dal disastro, insieme alla moglie Melania, in particolare Corpus Christi, dove l’uragano ha toccato terra, e la capitale Austin, da dove viene coordinata la macchina dei soccorsi. “Quanto accaduto è storico, è di proporzioni epiche. Ma lo sapete, è successo in Texas e il Texas può gestire qualsiasi cosa” ha detto Trump subito dopo il suo arrivo.
Uragano Harvey, allarme sanitario contro le infezioni
L’uragano Harvey in Texas crea anche allarme sanitario. I rischi sono legati alla diffusione delle infezioni, anche per le possibile perdite del sistema fognario, e alla carenza di cibo sicuro e acqua potabile. Nel 2005 le inondazioni causate dall’uragano Katrina riesumarono cadaveri e fecero galleggiare bare. Le autorita’ sanitarie invitano a fare il richiamo della vaccinazione anti tetano e a prestare la massima attenzione quando si e’ a contatto con l’acqua che sommerge citta’ e villaggi. Monito anche contro i morsi dei rettili, alla ricerca di posti asciutti. Altre preoccupazioni sono legate al sovraffollamento dei centri di accoglienza degli sfollati, dove potrebbero esserci infezioni respiratorie. Le autorita’ hanno inoltre invitato ad usare i generatori portatili di energia all’esterno e a distanza di sicurezza da porte e finestre, per evitare intossicazioni da monossido di carbonio.