Scene apocalittiche in Texas meridionale: l’uragano Harvey, ormai declassato a tempesta tropicale, continua a generare piogge torrenziali, devastando le città. Houston, la quarta città più popolosa degli Stati Uniti, è in ginocchio, sommersa da oltre un metro d’acqua. Gravemente colpita anche la Louisiana, dove il presidente Trump ha dichiarato lo stato di emergenza.
Le vittime accertate finora sono cinque, ma il peggio deve ancora arrivare, secondo il servizio meteo nazionale (NWS), secondo cui il picco delle inondazioni è atteso tra mercoledì e giovedì, quando saranno si registreranno altri 40-50 cm d’acqua. Finora sono caduti 40mila miliardi di litri di pioggia e alla fine potrebbero più che raddoppiare, tanto che il NWS ha dovuto aggiungere nuovi colori (viola scuro e rosa chiaro) alle sue mappe per visualizzare meglio i gradi di intensità.
Le autorità hanno fornito i numeri provvisori della tragedia: 5500 persone ospitate nei centri di accoglienza provvisori (ma la protezione civile ne prevede 30.000), 2000 salvate, centinaia di soccorsi critici in corso, 75.000 telefonate al numero di emergenza. JP Morgan stima perdite per il settore assicurativo fino a 20 miliardi di dollari.