L’uragano Harvey è uno di quei rari eventi che si verificano “ogni mille anni“: in tal modo viene descritto il fenomeno dal meteorologo della Cnn Tom Sater, il quale sottolinea che potrebbe ancora generare effetti “potenzialmente catastrofici” nei prossimi giorni. Secondo l’Ente federale per la gestione delle emergenze, per la ricostruzione “ci vorranno anni“: si tratta del peggiore uragano ad aver colpito il Texas in oltre 50 anni (al momento ha provocato la morte di almeno cinque persone). Quasi un quarto della popolazione del Texas vive in aree per cui è stato dichiarato lo stato di disastro naturale: si tratta di 18 contee dove vivono quasi 7 milioni di persone.
Sono oltre 30mila le persone che verranno accolte nei rifugi temporanei allestiti in Texas per far fronte all’emergenza provocata dall’uragano Harvey.
Harvey, declassato a tempesta tropicale con venti tra i 45 e i 60 chilometri all’ora, si sta dirigendo ora verso la Louisiana; successivamente farà ritorno nel Golfo del Messico, per poi investire nuovamente Houston.
Nuove piogge torrenziali sono attese nei prossimi giorni, con possibilità di eventi “catastrofici” in alcune zone del Texas e della Louisiana, dove potrebbero registrarsi fino a un metro e trenta centimetri di pioggia. Oltre 300.000 persone sono senza energia elettrica.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato lo stato d’emergenza in Louisiana.
