Sono circa 4.500 i detenuti della prigione di Rosharon, a sud di Houston, in Texas, evacuati in seguito a causa rischio del inondazioni per l’uragano Harvey. Lo rende noto lo stesso penitenziario, dopo che un fiume vicino ha cominciato a gonfiarsi d’acqua. Le autorità dello stato americano hanno avviato i preparativi per lo sgombero di 4.500 detenuti dalle carceri di Ramsey, Terrell e Stringfellow. Tutte e tre le prigioni sono infatti a rischio inondazione per l’aumento del livello delle acque del vicino fiume Brazos.
AGGIORNAMENTI: Harvey ha toccato terra nella tarda serata statunitense, frustando una vasta area costiera con venti di 215 km/h e piogge devastanti. L’occhio dell’uragano, il piu’ potente degli ultimi 10 anni, e’ approdato a circa 48 km a nord-est di Corpus Christi, tra Port Aransas e Rockport, dove gli abitati ora sembrano citta’ fantasma, con scene di devastazione rilanciate continuamente dalle tv. Poi Harvey ha rallentato la sua corsa a 4 km/h e i venti si sono indeboliti. Retrocesso a categoria 1, in mattinata soffiava a 120 km/h. La grande paura ora e’ l’acqua: alcune contee sono gia’ state sommerse da oltre 25 cm di pioggia in 24 ore. E l’uragano stazionera’ ancora per qualche giorno, forse sino a meta’ della prossima settimana, secondo l’agenzia meteo federale, rischiando di rendere numerose zone “inabitabili per mesi”. L’acqua e’ sempre stato un pericolo maggiore del vento, come testimonia storicamente il numero delle vittime degli uragani. Molti sono fuggiti all’interno, in particolare a San Antonio, a 200 km dalla costa. O a Houston, che con i suoi 5,6 milioni di residenti e’ la piu’ grande citta’ del Texas e la quarta degli Usa. Anche qui pero’ nelle prossime ore c’e’ il rischio di forti allagamenti: circa 4500 detenuti della prigione di Rosharon, a sud della citta’, sono gia’ stati evacuati in seguito al rischio di inondazioni di un fiume vicino.