In Sicilia solo lo 0,6% della popolazione usa la bicicletta per coprire il tragitto casa-lavoro e appena lo 0,1% pedala per andare a scuola o all’universita’. Da Festambiente Mediterraneo, a Palermo, Legambiente presenta “A Bi Ci”, il rapporto sull’economia della bici in Italia e sulla ciclabilita’ nelle citta’.
Ci sono regioni, spiega Legambiente, come Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto, dove l’uso quotidiano della bici come mezzo di trasporto e’ in linea con la media europea, dove questo stile di mobilita’ interessa l’8% dei cittadini. La Sicilia al terzultimo posto nella classifica stilata da Legambiente.
In Trentino Alto Adige – in valori assoluti – gira in bicicletta quasi lo stesso numero di persone di quattro regioni del Mezzogiorno (Campania, Sicilia, Calabria, Puglia) nonostante tutte insieme abbiano una popolazione 16 volte piu’ ampia. Il Pib – Prodotto interno bici delle regioni – stima la cicloricchezza delle regioni.
In Sicilia i cittadini beneficiano ogni anno di un bonus ambientale e sanitario pro-capite pari a 7,28 euro, una miseria se si confrontano con 179,5 euro pro capite dei cittadini del Veneto, che diventano 190 euro in Trentino Alto Adige e sfiorano i 200 euro in Emilia Romagna. Questo bonus virtuale e’ frutto di attivita’ dirette legate al mercato delle bici e di una serie di fattori positivi che spaziano dal risparmio di carburante e dal calo dei costi per le infrastrutture all’aumento dell’aspettativa di vita in buona salute, alla riduzione di gas serra, smog e inquinamento acustico. Con gli attuali livelli di ciclabilita’ il valore economico di questo veicolo ecologico sia in Emilia Romagna che in Veneto supera gli 880 milioni di euro l’anno. In Sicilia la cifra e’ di circa 37 milioni di euro l’anno.