Bambina morta di malaria, Iss: “Nessuna prova che le zanzare siano vettore”

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Non e’ mai stato dimostrato che le zanzare italiane siano in grado di trasmettere il plasmodio che ha provocato la Malaria nella bambina morta a Brescia. Lo ha ribadito il presidente dell’Iss Walter Ricciardi a margine della presentazione dell’iniziativa Match It Now sulla donazione di midollo osseo.

“Va verificato come sia stato possibile che sia stata una zanzara anofele italiana, che in Italia e’ presente ma non e’ mai stato dimostrato che fosse capace di trasmettere il plasmodio falciparum – afferma Ricciardi -. Gli altri plasmodi si’, ma questo piu’ pericoloso mai. Oppure si tratta di una zanzara importata, che non e’ un caso raro, pero’ a questo punto bisogna capire come sia stata possibile che si sia allontanata da un aeroporto, perche’ normalmente quelle importate non sopravvivono a lungo una volta arrivate in Italia e non vanno molto lontano dagli aeroporti. Non e’ mai successo che una zanzara si sia spostata cosi’ tanto, si puo pensare che dall’aeroporto sia stata ‘portata’ con qualche altro mezzo, ma ritengo l’ipotesi impossibile”.

“Stamattina una equipe mista del ministero della Salute e dell’Iss e’ partita per Trento, abbiamo mandato i nostri migliori tecnici, il direttore del dipartimento di malattie infettive Gianni Rezza e il nostro entomologo, che e’ una delle eccellenze mondiali su questo settore. Vanno a capire bene la dinamica, a studiare le caratteristiche delle zanzare locali sulla base di due ipotesi. La prima e’ basata su un’analisi genetica, perche’ il parassita che ha colpito la bambina e’ lo stesso in generale, perche’ il plasmodio e’ il falciparum, ma questo non significa che sia identico, perche’ ci sono varie famiglie. Per questo bisogna fare il test del dna e vedere se c’e’ coincidenza. A queste ipotesi si aggiunge quella, giudicata altrettanto improbabile, che sia stato un errore compiuto in ospedale a Trento a provocare il contagio.”

“Questa ipotesi sarebbe disdicevole, perche’ sembrerebbe che ci sia stato un incidente ospedaliero, nell’altro caso le inchieste sono particolarmente problematiche. Tutte le altre affermazioni che sono state fatte sono destituite da ogni fondamento, e le conclusioni che si leggono sono sbagliate finche’ non saranno concluse le indagini”.

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