Fumare hashish o marijuana fa male anche ai polmoni e non solo ai neuroni. A rivelarlo è stato uno studio presentato da un gruppo di ricercatori turchi al Congresso Europeo di Salute Respiratoria (ERS Congress) a Milano. I ricercatori hanno condotto i loro studi su un gruppo di sedicenni ospiti presso un centro di disintossicazione di Istanbul che avevano consumato quotidianamente cannabis per circa 4 anni. Gli effetti negativi sulla salute dei giovani fumatori di cannabis sono risultati evidenti. Intanto è apparso subito evidente un un deterioramento dei parametri spirometrici, quelli cioè che misurano l’idoneità delle vie respiratorie nel trasporto dell’ossigeno – rispetto ai risultati del gruppo di controllo su maschi sani della stessa et²à e città.
Sia la FVC (che misura il volume massimo di aria espirata), che la FEV1, che indica invece il volume massimo d’aria espirata in un secondo, risultavano statisticamente più basse rispetto al gruppo di non fumatori di valori compresi fra il 25 e il 75 per cento. Inevitabili poi gli effetti sulla salute. Il 56 per cento di loro soffre di congestione nasale, il 76 per cento di catarro, il 75 per cento di loro ha difficoltà nello svolgere attività fisica, il 51 per cento soffre di dispnea, uno dei principali sintomi di affaticamento respiratorio, e il 57 per cento convive quotidianamente con una tosse cronica. Anche la marijuana contiene sostanze cancerogene, i cui effetti non sono ancora ben noti a causa della mancanza di studi sull’argomento. “Fumare da giovani significa costruirsi un futuro pieno di problemi di salute” ricorda Roberto Boffi dell’istituto nazionale dei tumori di Milano.
“In primo luogo il fumo peggiora la qualità della vita, producendo a lungo termine difficoltà respiratorie anche a riposo, spesso come conseguenza di una scarsa abitudine all’attività fisica che risulta pi² difficoltosa anche nei fumatori abituali più giovani. Per non parlare delle malattie respiratorie ostruttive, come asma e BCPO molto più frequenti in chi fuma, e del tumore al polmone, per il 90 per cento dei casi provocato dal fumo”. C’e’ inoltre un rischio in più per i fumatori di cannabis. Spiega Boffi: “Uno studio di qualche anno fa condotto ad Amsterdam aveva dimostrato che i fumatori abituali di cannabis hanno statisticamente più episodi di pneumotorace (cioè la rottura improvvisa di un polmone), a causa delle continue manovre inspiratorie forzate che sono implicite nell’atto di fumarla e che determinano un precoce consumo dei polmoni, specie nelle zone apicali“.