La Cina ha assicurato che i livelli di radiazioni nelle zone di frontiera con la Corea del Nord non presentano “alcuna anomalia”, una settimana dopo il potente test nucleare effettuato da Pyongyang, che afferma di aver fatto esplodere una bomba all’idrogeno. Il ministero dell’Ambiente cinese ha annunciato oggi che metterà fine ai “controlli d’emergenza” sul livello di radiazioni lungo la frontiera con la Corea del Nord.
Queste verifiche erano state attivate il 3 settembre, poco dopo un nuovo test nucleare da parte del regime di Kim Jong Un, all’origine di una violenta scossa tellurica percepita anche nelle regioni di frontiera.
“Una valutazione completa (dei dati) permette di concludere che il test nucleare nordcoreano non ha provocato alcun impatto ambientale sulla Cina”, ha indicato il ministero cinese in un breve comunicato. “Dopo otto giorni di controlli costanti – ha continuato – alcun risultato anomale è stato registrato”. Sono stati effettuati prelevamenti di acqua, di sedimenti e di aria nelle stazioni di controllo nelle province di Heolongjiang, Jilin e Liaoning, come anche nello Shandong.