Il lancio dell’ultimo missile balistico è stato effettuato con l’obiettivo di “placare la belligeranza degli Stati Uniti” e stabilire un equilibrio con questo Paese “perché non si osino a parlare di opzione militare”. Lo fa sapere la Corea del Nord in una nota diffusa dall’agenzia di stampa statale Kcna. Il leader Kim Jong-un, dopo aver supervisionato il lancio, ha assicurato che “l’obiettivo finale della Corea del Nord è stabilire un equilibrio di forza reale con gli Stati Uniti e fare in modo che i suoi governanti non parlino di opzione militare”.
Per Kim, “bisogna mostrare con chiarezza” come, nonostante il blocco e le sanzioni illimitate, la Corea del Nord raggiunga ugualmente l’obiettivo di completare la propria forza nucleare, “che è quasi raggiunto”. Pyongyang punta a completare la sua capacità di rimpicciolire le testate nucleare in modo che possano essere installate in missili intercontinentali e siano in grado di raggiungere il territorio americano.
Il missile lanciato venerdì ha raggiunto un’altitudine massima di 770 chilometri e ha volato per 3.700 chilometri, secondo fonti di Tokyo e Seul: una distanza superiore a quella raggiunta dai due test precedenti effettuati con Hwasong-12 e sufficiente per arrivare all’isola di Guam, isola nel Pacifico che ospita un’importante base militare Usa.