E’ sopravvissuta per secoli, ora i cambiamenti climatici la stanno distruggendo: la casa di Cristoforo Colombo sarà ‘mangiata’ dal mare

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La casa di Cristoforo Colombo sta per essere ‘inghiottita’ dal mare e rischia di scomparire entro poco tempo. Le onde del mare stanno abbattendo la parete nord della casa dell’ammiraglio Colombo a La Isabela, nella Repubblica Dominicana. Secondo le previsioni la parete scomparirà del tutto alla fine del prossimo anno, almeno secondo quanto scrive il quotidiano spagnolo “El Pais” che ha lanciato l’allarme. Costruita nel 1494, questa casa è probabilmente il primo edificio in pietra edificato dagli spagnoli sul Nuovo Continente, dopo l’inizio dell’esplorazione del 1492. La parete nord è già quasi scomparsa, con i resti finiti sommersi sotto l’acqua in fondo a un burrone confinante con il sito archeologico di La Isabela, la prima città fondata da Colombo in America nel mese di gennaio 1494.

Il resto dell’edificio, ovvero due rettangoli di pietra perpendicolari che costituiscono le fondamenta della casa, rischiano di scomparire nel giro di uno o due anni al massimo. Secondo Esteban Prieto Vicioso, direttore del Centro de Inventario de Bienes Culturales della Repubblica Dominicana e responsabile del restauro di molti edifici nella zona coloniale di Santo Domingo, le minacce sono numerose: le alte temperature, l’umidità ambientale molto elevata, le atmosfere impregnate di sale marino, le tracce di particelle di acqua di mare, venti forti, uragani e piogge di alta intensità. “Se davvero si vuole preservare queste rovine – ha detto Prieto Vicioso – bisogna costruire un nuovo edificio che le racchiude”. 

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